Dermatite atopica, abrocitinib nei pazienti già trattati con dupilumab

Dermatite atopica, efficacia e sicurezza di abrocitinib

Dermatite atopica, efficacia e sicurezza di abrocitinib  La dermatite atopica è una patologia cutanea infiammatoria il cui esordio, nella maggioranza dei casi, avviene nei primi 5 anni di vita, anche se, più raramente, può manifestarsi in età adulta o avanzata.

In linea generale, nei soggetti affetti da dermatite atopica la pelle tende a secchezza, arrossamento e forte prurito, seguito in genere da desquamazione.

In alcuni casi la malattia tende a scomparire spontaneamente durante l’adolescenza, anche se sovente si presenta come cronica e recidivante, con un significativo impatto sulla qualità di vita dei pazienti. Ad oggi in Italia si stima ne siano colpiti circa 35mila soggetti.

Fortunatamente, la ricerca in questo ambito è progredita molto nell’ultimo decennio e sono sempre più numerose le terapie a disposizione dei pazienti. Tra queste, abrocitinib, anche se la sua efficacia non era stata valutata in studi di fase III in pazienti con dermatite atopica da moderata a grave trattati precedentemente con dupilumab.

Lo studio JADE EXTEND

Lo studio JADE EXTEND si è quindi posto come obiettivo valutare efficacia e sicurezza di abrocitinib in pazienti precedentemente trattati con dupilumab.

I pazienti con dermatite atopica moderata-severa hanno ricevuto abrocitinib 200 mg o 100 mg una volta al giorno nello studio JADE EXTEND (estensione di fase III) dopo aver ricevuto dupilumab nello studio JADE COMPARE, studio di fase III in doppio cieco, controllato con placebo.

I risultati

Tra i pazienti che hanno risposto a dupilumab, un miglioramento pari o superiore al 75% dell’indice di estensione e gravità della dermatite (Eczema Area and Severity Index) è stato ottenuto nel 93,5% e nel 90,2% dei pazienti che hanno ricevuto 12 settimane di abrocitinib 200 mg e 100 mg, rispettivamente; un miglioramento maggiore o uguale a 4 punti nella Peak Pruritus Numerical Rating Scale è stato ottenuto nell’89,7% e nell’81,6%, rispettivamente.

Tra i non responder a dupilumab, un miglioramento ≥75% nell’Eczema Area and Severity Index è stato ottenuto con abrocitinib 200 mg e 100 mg nell’80% e 67,7% e un miglioramento ≥4 punti nella Peak Pruritus Numerical Rating Scale nel 77,3% e 37,8%, rispettivamente.

Gli eventi avversi

Gli eventi avversi più comuni tra i pazienti trattati con abrocitinib sono stati nasofaringite, nausea, acne e cefalea.

La congiuntivite si è verificata meno frequentemente nei pazienti trattati con abrocitinib rispetto a quelli precedentemente trattati con dupilumab.

Il profilo di efficacia e sicurezza di abrocitinib in JADE EXTEND supporta il ruolo di abrocitinib come trattamento per i pazienti con dermatite atopica da moderata a grave, indipendentemente dallo stato di risposta a dupilumab ottenuto in precedenza.

Le limitazioni dello studio, hanno rimarcato i ricercatori, sono l’analisi di breve periodo, di appena 12 settimane, e l’assenza di un braccio placebo.

V. Y. Shi, T. Bhutani, L. Fonacier et al, Phase 3 efficacy and safety of abrocitinib in adults with moderate-to-severe atopic dermatitis after switching from dupilumab (JADE EXTEND), J Am Acad Dermatol. 2022 Aug;87(2):351-358; doi: 10.1016/j.jaad.2022.04.009. Epub 2022 Apr 16.