Cicatrici post acneiche: tecniche combinate di resurfacing

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Cicatrici da perdita di tessuto

Le cicatrici che derivano da una perdita tissutale comprendono tre forme principali: ice-pick, rolling e boxcar. Le cicatrici tipo ice-pick sono lesioni strette (< 2 mm di diametro) e profonde che coinvolgono il derma reticolare ed a volte anche il tessuto sottocutaneo e si sviluppano di solito a livello delle guance. Le lesioni tipo rolling sono in genere larghe (> 4 mm di diametro) e derivano dalla formazione di tralci fibrosi che congiungono il derma con il tessuto sottocutaneo conferendo al volto una superficie ondulata con la formazione di numerose zone d’ombra. Le lesioni boxcar sono depressioni con un diametro che può raggiungere i 5 mm, hanno pareti verticali e si approfondano nel derma mantenendo una base d’impianto larga; queste lesioni possono essere superficiali (0,1-0,5 mm) o profonde (> 5 mm).

Per il trattamento delle cicatrici atrofiche il medico ha a disposizione varie procedure: rimozione chirurgica, dermoabrasione, peeling, laser e anche l’uso di materiali riempitivi da soli o in combinazione. Ricordiamo ancora come possa risultare utile il ricorso alla combinazione di più terapie proprio per l’estrema varietà (profondità, spessore, consistenza) di questo gruppo di cicatrici. La gestione delle cicatrici ice-pick, data la loro struttura e profondità, è tra le più complesse e difficili. Si può utilizzare l’escissione chirurgica mediante punch di dimensioni ≤ 3mm. Dopo aver rimosso la cicatrice, la ferita viene suturata con 1-2 punti staccati. Anche la base atrofica delle cicatrici boxcar può essere staccata con un punch, sollevata, portata a livello della cute sana circostante e fissata a questa mediante l’uso di colla dermica 12. Per lesioni tipo rolling si ricorre alla incisione sottocutanea (subcision). Questa procedura si effettua in genere, con un ago NoKor da 18G con punta triangolare. Muovendo l’ago avanti e indietro, in maniera simile a quello che si fa durante una lipolisi, si cerca di recidere i tralci fibrosi che congiungono l’epidermide al tessuto connettivale.