Cicatrici post acneiche: tecniche combinate di resurfacing

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Il trattamento di lesioni acneiche diffuse

Per lesioni diffuse si può ricorrere a trattamenti di microdermoabrasione e dermoabrasione. La prima tecnicautilizza particelle di ossido di alluminio spinte con pressioni variabili verso le zone da trattare in modo da rimuovere meccanicamente gli strati cellulari più superficiali 13; l’altra metodica prevede l’utilizzo di vari dispositivi che passati sul volto penetrano fino al derma papillare e a volte anche reticolare, portando a una distruzione meccanica della cute danneggiata a cui dovrebbe far seguito la formazione di un nuovo tessuto con caratteristiche migliori. Questa seconda procedura è correlata a un maggior rischio di effetti collaterali quali infezione, eritema persistente, rischio di formazione di cicatrici, fotosensibilità e alterazioni della pigmentazione 14. Per correggere la presenza di lesioni diffuse, a eccezione del tipo ice-pick, si possono utilizzare anche i peeling. Come esfolianti superficiali possono essere utilizzati gli alfa o i beta idrossiacidi, la soluzione di Jessner e l’acido tricloroacetico (TCA) a bassa concentrazione. Per i peeling medio-profondi si usa il TCA a concentrazioni tra il 10% e il 40% con risultati soddisfacenti. I peeling che arrivano al derma profondo sono a base di fenolo e possono dare ottimi risultati con alto rischio di effetti collaterali come alterazioni della pigmentazione, acne, milio, atrofia o anche cicatrici. Un’altra opzione disponibile per il management delle cicatrici depresse è rappresentata dai materiali riempitivi come il grasso autologo 15 o i filler a base di acido ialuronico 16. Queste procedure sono riservate a pazienti con un numero limitato di cicatrici o sono comunque da associare ad altri trattamenti nel caso che le lesioni interessino l’intero volto.