Vitiligine e alimentazione: i nutrienti che aiutano

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Vitiligine e alimentazione: i nutrienti che aiutano

Vitiligine e alimentazione: i nutrienti che aiutano

La vitiligine è una malattia che riguarda tra lo 0,5 e il 2% della popolazione. Eppure, in dermatologia è spesso trascurata, nonostante le attuali conoscenze sulla patogenesi della patologia cronica siano aumentate.

Una nuova ipotesi formulata da ricercatori indiani punta il dito contro la scarsa vitalità dei melanociti come fattore importante della patologia.

Alimentazione e vitiligine: lo studio

Lo studio pubblicato su PubMed fa il punto sul rapporto tra alimentazione e vitiligine. Dal punto di vista terapeutico ci sono modalità alternative per trattarla, in base alla gravità della patologia, all’età del paziente, al tipo di pelle e alla distribuzione sulla cute.

In base a studi internazionali, il trattamento più popolare è quello con la fototerapia a raggi UVB. Ma anche l’alimentazione potrebbe fornire soluzioni di trattamento alla vitiligine.

Nello studio vengono passati in rassegna vari integratori di cui è stata studiata l’efficacia nel processo di ripigmentazione.

Vitamine contro la vitiligine

La maggior parte degli studi sembra concorde sul fatto che la combinazione di vitamina B12, acido folico (vitamina B9) ed esposizione al sole induca il processo della ripigmentazione nei pazienti che sono affetti da vitiligine. Una dieta, quindi, senza vitamina B12 e B9 non stimola il processo di guarigione.

Uno studio inglese ha dimostrato che, attraverso l’aumento della somministrazione di queste vitamine, viene favorita la nuova pigmentazione, anche se ulteriori approfondimenti sono necessari per quantificare il corretto dosaggio.

Prove mediche ancora insufficienti indicano che la carenza di vitamina D potrebbe causare vitiligine e per questo andrebbe inclusa nella terapia per il trattamento della malattia della pelle.

Minerali contro la vitiligine

Gli autori sottolineano anche come l’integrazione di zinco e fenilalanina in combinazione con steroidi topici o UV-B (ultravioletto B) mostra effetti terapeutici sulla vitiligine, anche se sono necessarie ulteriori indagini e non vanno trascurati gli effetti avversi a livello gastrointestinale.

Sarebbe sconsigliata, invece, la vitamina C in quanto provoca disturbi nella sintesi della melanina.

L’articolo analizza anche l’interessante apporto di alcuni integratori a base di piante, ricche di antiossidanti, come ad esempio, il ginkgo biloba, che migliora la ripigmentazione (ma attenzione ai lievi disturbi gastrointestinali) e la kellina che, con l’azione degli UV, contribuisce a diminuire le lesioni depigmentate.

Le conclusioni

In conclusione, gli autori sottolineano che benché diversi studi dimostrino i benefici legati a queste terapie complementari sono necessari studi ulteriori studi più estesi e monitorati per stabilire il grado di importanza dei diversi approcci approcci terapeutici nel trattamento della vitiligine. 

Dutta RR, Kumar T, Ingole N. Diet and Vitiligo: The Story So Far. Cureus. 2022 Aug 28;14(8):e28516. doi: 10.7759/cureus.28516