Deucravacitinib nel trattamento della psoriasi a placche

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Deucravacitinib nel trattamento della psoriasi a placche

Deucravacitinib nel trattamento della psoriasi a placche

La psoriasi a placche è una patologia cutanea non contagiosa determinata da una disfunzione del sistema immunitario, della quale sono ancora incerte le cause.

Le principali manifestazioni sono aree rossastre e rialzate della pelle, le placche, che in taluni casi possono essere ricoperte da uno strato di copertura di color bianco argento, le così dette squame; le stesse possono provocare un forte prurito il cui grattamento porta ad un ispessimento. La patologia può essere causa anche di problemi alle unghie come: cavità, sgretolamento, caduta.

Il deucravacitinib, un inibitore selettivo allosterico orale della tirosin-chinasi (TIK2) inibisce la segnalazione delle citochine nella patogenesi della psoriasi.

Lo studio

L’obiettivo dello studio pubblicato sul Journal of the American Academy of Dermatology era dimostrare la superiorità di deucravacitinib rispetto a placebo e apremilast nella psoriasi a placche da moderata a grave, sulla base di una riduzione maggiore o uguale al 75% rispetto al basale del PASI, e di un punteggio statico, il Physician’s Global Assessment pari a 0 (chiaro) o 1 (quasi chiaro) con un miglioramento di superiore o uguale a 2 punti dal basale alla settimana 16.

Lo studio POETYK è il secondo trial clinico per la valutazione di TYK2 inhibitor nella psoriasi.

Si tratta di uno studio di fase III in doppio cieco della durata di 52 settimane che ha randomizzato i pazienti in un rapporto di 2:1:1 a deucravacitinib 6 mg ogni giorno (n = 511), placebo (n = 255) o apremilast 30 mg due volte al giorno (n = 254).

I risultati

Alla sedicesima settimana, un numero significativamente maggiore di pazienti trattati con deucravacitinib rispetto a quelli trattati con placebo e apremilast ha ottenuto una riduzione ≥75% rispetto al basale del PASI (53,0% vs 9,4% e 39,8%; P < .0001 vs placebo; P = .0004 vs apremilast) e del punteggio statico di valutazione globale del medico (Physician’s Global Assessment) di 0 o 1 (49,5% vs 8,6% e 33,9%; P < .0001 per entrambi).

L’efficacia è stata mantenuta fino alla settimana 52 con la somministrazione continua di deucravacitinib.

L’evento avverso più frequente con deucravacitinib è stato la nasofaringite. Gli eventi avversi gravi e le interruzioni dovute a eventi avversi sono stati poco frequenti.

Non sono stati osservati cambiamenti clinicamente significativi nei parametri di laboratorio.
Deucravacitinib ha dimostrato, dunque, una superiorità rispetto a placebo e apremilast ed è stato ben tollerato negli adulti con psoriasi a placche da moderata a grave; il principale limite dello studio, hanno evidenziato i suoi autori, è stata la durata di un anno.

B. Strober, D. Thaçi, H. Sofen et al., Deucravacitinib versus placebo and apremilast in moderate to severe plaque psoriasis: Efficacy and safety results from the 52-week, randomized, double-blinded, phase 3 Program fOr Evaluation of TYK2 inhibitor psoriasis second trial, J Am Acad Dermatol. 2023 Jan;88(1):40-5; doi: 10.1016/j.jaad.2022.08.061.