Una revisione sulla sicurezza del paziente nella chirurgia estetica del seno ha evidenziato la necessità di ulteriori studi per ridurre l’infezione e altre patologie legate alla protesi mammaria
L’implementazione di procedure volte a garantire maggiore sicurezza ai pazienti è un obiettivo cardine comune alle diverse aree di intervento medico-chirurgico. Non ne è esente la chirurgia estetica del seno, in cui il miglioramento della sicurezza del paziente si basa su prove di alta qualità.
Obiettivo di uno studio condotto in Canada e pubblicato sul Journal of Plastic, Reconstructive and Aesthetic Surgery è stato quello di rivedere sistematicamente le prove esistenti per la sicurezza del paziente e il miglioramento della loro qualità nella chirurgia estetica del seno.
La review
È stata effettuata una revisione sistematica della letteratura sulla chirurgia plastica pubblicata dal 1965 al 2021 attraverso una ricerca computerizzata seguendo le linee guida PRISMA. Sono stati estratti gli abstract, i dettagli metodologici e i risultati complessivi degli studi. Gli articoli sono stati valutati per la qualità metodologica utilizzando lo strumento MINORS, Cochrane ROB2 o AMSTAR 2, a seconda del tipo di studio.
I risultati
Sono stati inclusi nella revisione 60 studi. La maggior parte degli studi era di carattere retrospettivo e il 43,3% apparteneva al 3° livello di evidenza. Nel complesso, la qualità scientifica era moderata, con studi randomizzati controllati e studi non comparativi non randomizzati generalmente valutati di qualità superiore.
Gli studi che hanno analizzato gli approcci contro il rischio di sepsi (38,3%) nella chirurgia estetica del seno hanno indicato opinioni contrastanti sulla profilassi antibiotica seguita. Gli studi incentrati sugli strumenti di valutazione dei fattori di rischio (8,3%) hanno ritenuto possibile l’utilità di identificare le pazienti ad alto rischio per la chirurgia estetica. Gli studi che valutano l’anestesia nella chirurgia estetica del seno (5%) hanno dimostrato un beneficio significativo dell’anestesia locale. I drenaggi per ridurre l’ematoma e il sieroma (8,3%) non hanno mostrato alcun beneficio.
Le conclusioni
Nel complesso, gli studi sulla sicurezza del paziente e il miglioramento della qualità erano di qualità moderata e hanno esaminato numerosi interventi. La nostra revisione ha identificato la necessità di ulteriori studi per ridurre l’infezione e altre patologie legate alla protesi mammaria, hanno sottolineato i ricercatori, in particolare il linfoma anaplastico a grandi cellule associato alla protesi mammaria e la contrattura capsulare.
N. Prabhu, C. McGuire, P. Hong et al., Patient Safety Initiatives in Cosmetic Breast Surgery: A Systematic Review, J Plast Reconstr Aesthet Surg. 2022 Nov;75(11):4180-4190. doi: 10.1016/j.bjps.2022.06.099. Epub 2022 Jun 28.