Il ricorso ad antibiotici topici in dermatologia è frequente. Una revisione evidenzia vantaggi e svantaggi di queste formulazioni, sottolineando la necessità di ulteriori trial clinici randomizzati

In dermatologia, molte problematiche possono essere gestite efficacemente con antibiotici topici, che possono avere diversi ambiti di utilizzo: dall’acne vulgaris di tipo lieve-moderato alla dermatite secondariamente infetta, dalla rosacea al trattamento e alla prevenzione delle infezioni delle ferite e l’impetigine.

Vantaggi e svantaggi delle formulazioni topiche

Le formulazioni topiche consentono una somministrazione mirata dell’ingrediente attivo sul sito di interesse dermatologico, insieme ad una maggiore concentrazione dello stesso, evitando così eventi avversi o tossicità sistemica. Altri vantaggi sono dati dalla ridotta alterazione della flora microbica intestinale, dal basso costo e dalla facilità di somministrazione.

Gli svantaggi delle terapie topiche includono l’emergere di resistenze batteriche, la capacità di colpire solo le ferite superficiali e la possibilità di indurre dermatiti da contatto.

Questi farmaci vengono scelti in base al microrganismo da eradicare e alla localizzazione del problema dermatologico. Con l’aumento della prevalenza della resistenza batterica, i dermatologi devono prendere ulteriori precauzioni quando prescrivono questi farmaci e devono conoscere bene indicazioni, meccanismi d’azione ed efficacia di tali antibiotici.

Lo studio

Data l’ampia diffusione degli antibiotici topici e la loro importanza in dermatologia, alcuni ricercatori del dipartimento di dermatologia della University of Texas Health di Houston, Stati Uniti, hanno condotto una revisione della letteratura pubblicata su Antibiotics.

La revisione è stata effettuata partendo da una ricerca sistematica nei database PubMed e Google Scholar ricercando i termini: antibiotici topici, infezioni cutanee, dermatologia, antimicrobici e dermatosi infiammatorie per identificare articoli in lingua inglese pubblicati tra il 1965 e il 2022 da qualsiasi Paese.

Le pubblicazioni rilevanti sono state riviste manualmente per individuare ulteriori contenuti. La seguente revisione della letteratura riassume i comuni antibiotici topici utilizzati in dermatologia.

Alcune considerazioni

Passando in rassegna i diversi antibiotici utilizzati per uso topico in dermatologia, i ricercatori hanno sottolineato l’importanza, per i dermatologi, di ricorrere agli antibiotici topici in maniera strategica, tenendo conto dell’indicazione, della sede del problema dermatologico e dell’emergere di fenomeni crescenti di resistenza ai farmaci.

Gli antibiotici topici possono, difatti, alterare il microbiota cutaneo e, con un’esposizione prolungata, possono modificare la batteriologia delle narici e dell’orofaringe. In futuro, hanno sottolineato gli autori della revisione, questo potrebbe portare all’emergere di patogeni resistenti. Giustifica, quindi, una decisione oculata da parte dei dermatologi quando prescrivono antibiotici topici.

Sono inoltre necessarie ulteriori ricerche sulla reattività e sulle allergie da contatto agli antibiotici topici per ridurre il tasso di dermatiti da contatto indotte da questi farmaci. Ci sono stati molti studi in vitro che hanno riguardato i prodotti botanici contro i microrganismi della pelle, ma ulteriori studi clinici randomizzati su larga scala sarebbero utili per definire le applicazioni cliniche di questi prodotti.

M. Dallo, K. Patel, A. A. Hebert, Topical Antibiotic Treatment in Dermatology, Antibiotics (Basel). 2023 Jan 17;12(2):188. Doi: 10.3390/antibiotics12020188