Nonostante effetti promettenti degli esosomi in modelli in vitro e murini, le diverse tecniche di purificazione e i problemi legati all’isolamento rappresentano un ostacolo alla loro diffusione in clinica

Negli ultimi tempi il crescente ricorso alle biotecnologie sta fornendo risultati inattesi in diversi ambiti della medicina. Tra le innovazioni più promettenti vi sono gli esosomi.

Si tratta di microparticelle che presentano un diametro che oscilla tra i 30 e i 150 nanometri. La loro membrana lipidica può contenere Dna, Rna, miRna, lipidi e proteine che possono trasferire da una cellula all’altra, con effetti terapeutici di grande rilevanza.

Lo studio degli esosomi si è via via affermato in diversi ambiti della medicina rigenerativa: dal trasporto di cellule staminali nel trattamento di diverse patologie al trattamento di disturbi respiratori, malattie cardiache, angiogenesi.

Esosomi in dermatologia

In ambito dermatologico e, più precisamente nella medicina estetica, gli esosomi potrebbero rappresentare una importante risposta per combattere i segni dell’invecchiamento, fornendo informazioni alle cellule riceventi su come produrre più collagene.

Al momento, gli esosomi in dermatologia sono stati sfruttati per il loro ruolo nella guarigione delle ferite, nella migrazione cellulare, nelle lesioni della pelle causata da scottature solari, nel trofismo dei capelli.

La revisione

Partendo da questo scenario, tre ricercatori statunitensi di San Diego, California, hanno condotto una revisione della letteratura pubblicata su Dermatologic Surgery, con l’obiettivo di analizzare il ricorso agli esosomi per quanto riguarda il ringiovanimento della pelle e la rigenerazione dei capelli.

La revisione è stata condotta effettuando una ricerca nel database Pubmed per gli studi pubblicati fino ad ottobre 2021.

I risultati

I primi studi preclinici in campo estetico hanno dimostrato effetti promettenti dati dall’utilizzo degli esosomi nel ringiovanimento della pelle e sulla crescita dei capelli in modelli in vitro e murini.

Nonostante ciò, i ricercatori hanno evidenziato la presenza di un solo studio clinico pubblicato sul tema. Inoltre, ancora i ricercatori hanno sottolineato che non esistono prodotti approvati dalla Food and Drug Administration disponibili sul mercato.

Le conclusioni

Nonostante i risultati promettenti ottenuti su modelli in vitro e murini, le variazioni nelle tecniche di purificazione e i problemi pratici legati all’isolamento, alla conservazione, alla scalabilità e alla riproducibilità di un prodotto a base di esosomi rappresentano un ostacolo al loro passaggio alla sfera clinica, hanno evidenziato i ricercatori.

N. Hartman, J. Loyal, S. Fabi, Update on Exosomes in Aesthetics, Dermatol Surg. 2022 Aug 1;48(8):862-865. doi: 10.1097/DSS.0000000000003487. Epub 2022 May 17