Trattamenti di radiofrequenza, ultrasuoni o dei due metodi combinati sono utili a ridurre peso corporeo e IMC, ma non impattano sul rischio cardiovascolare dei pazienti

L’adiposità addominale, insieme alla dislipidemia aterogena, all’aumento della pressione arteriosa e all’alterata tolleranza al glucosio, è stata inclusa tra gli elementi della sindrome metabolica che identifica i pazienti ad alto rischio di malattie cardiovascolari. Il tessuto adiposo sottocutaneo è una sorta di contenitore degli acidi grassi della dieta, tanto che la sua composizione riflette l’assunzione di acidi grassi nei 6-9 mesi precedenti.

Un gruppo di ricercatori ha condotto un trial clinico randomizzato pubblicato su Nutrients che ha valutato gli effetti metabolici precoci e a lungo termine della lipocavitazione e della termolipolisi sulla riduzione del grasso addominale.

Lo studio

La popolazione inclusa nello studio era composta da 60 donne. Attraverso una randomizzazione, le partecipanti sono state assegnate in modo casuale ai tre sottogruppi. Ogni sottogruppo, composto da 20 donne, ha ricevuto, rispettivamente: 10 trattamenti con ultrasuoni, 10 trattamenti con radiofrequenza oppure 10 trattamenti combinati di radiofrequenza e ultrasuoni per la regione addominale.

La frequenza dei trattamenti è stata trisettimanale e gli stessi sono stati eseguiti con un dispositivo multifunzionale. Ogni trattamento per la riduzione del tessuto adiposo, indipendentemente dal metodo utilizzato, prevedeva 20 minuti di massaggio dedicato, effettuato con la testa dell’applicatore, su un’area rettangolare di 20 cm × 10 cm della regione addominale.

La composizione degli acidi grassi e i parametri biochimici e antropometrici sono stati misurati prima del primo trattamento, dopo 10 trattamenti e a 6 mesi dall’ultimo trattamento.

I risultati

Il pacchetto di 10 trattamenti per la riduzione del tessuto adiposo addominale, effettuato con ultrasuoni, radiofrequenza o attraverso la combinazione di entrambi i metodi si è riflesso nella perdita di peso e nella riduzione dell’indice di massa corporea.

La riduzione della circonferenza vita è stata riscontrata sia nei pazienti che hanno ricevuto la radiofrequenza sia in coloro che hanno ricevuto il trattamento combinato di radiofrequenza e ultrasuoni, ma non nei pazienti trattati con i soli ultrasuoni.

L’effetto a lungo termine (con ciò intendendo un periodo di almeno sei mesi) è stato ottenuto solo con il trattamento a radiofrequenza e si è riflesso in una riduzione del peso corporeo, dell’indice di massa corporea e della circonferenza vita.

Le conclusioni

Ma nessuno dei trattamenti ha prodotto un effetto diretto, di breve o lungo termine, sul profilo lipidico, sui marcatori di insulino-resistenza, sui marcatori infiammatori o sulla pressione sanguigna. Ne consegue, hanno concluso i ricercatori, che i trattamenti sopra menzionati non hanno inciso in alcun modo sul rischio cardiovascolare delle pazienti.

M. Kiedrowicz, E. Duchnik, J. Wesołowska et al., Early and Long-Term Effects of Abdominal Fat Reduction Using Ultrasound and Radiofrequency Treatments, Nutrients. 2022 Aug 25;14(17):3498. doi: 10.3390/nu14173498.