Laser resurfacing: analisi di 665 casi

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concept of aging and skin care isolatedIl resurfacing mediante laser CO2 o microfrazionato è una procedura affidabile e trova indicazione in diverse condizioni di patologia cutanea. La tecnica è tuttavia associata ad alto rischio di complicanze soprattutto in pazienti con fototipo Fitzpatrick III, IV, e V, fototipi caratteristici nella popolazione latina. Le difficoltà nell’utilizzo di questo strumento hanno spinto molti chirurghi a rinunciare alla tecnologia e abbandonarne l’utilizzo.

Per valutare i risultati di queste procedure sono state revisionate le cartelle cliniche di 665 pazienti trattati, dal gennaio 1998 al luglio 2012, con laser frazionato CO2, laser CO2 o con le due procedure combinate (SlimE30 MiXto SX® CO2). Sono stati inclusi nello studio pazienti con fototipo prevalentemente III e IV. Il laser CO2 è stato applicato nell’80% dei casi, mentre il 15% è stato trattato con microfrazionato e il 4,5% con trattamento combinato. I pazienti sono stati accuratamente seguiti a seguito delle procedure con terapie topiche mirate. Le complicanze registrate sono state: eritema, iper o ipopigmentazione, edema, dolore, cicatrici ipertrofiche, ectropion. I pazienti si sono rivelati soddisfatti dei trattamenti effettuati. Per ridurre le complicanze e ottenere un miglior risultato è stato opportuno dilazionare le procedure ogni 3 mesi, intervallo che può essere ridotto fino a 6 settimane secondo la gravità del caso, per un totale di 3 o 4 sedute. Con queste procedure i risultati si sono dimostrati buoni, con un’incidenza di complicanze accettabile sia con il laser CO2 che con il laser CO2 frazionato o in combinazione. L’incidenza delle complicanze post operatoria risulta essere influenzata da un’inadeguata assistenza postoperatoria.

Triana L, Cuadros SC, Triana C, et al. Aesthetic Plast Surg 2015; 39(4):582-8.