La dermatite atopica è la piĂą comune patologia infiammatoria della pelle, che colpisce fino al 25% dei bambini e tra il 4% e il 7% degli adulti. Si stima che fino all’85% dei casi di dermatite atopica abbiano insorgenza prima dei 5 anni di etĂ , anche se risulta comune anche la patologia in etĂ  adulta: 1 soggetto su 4 affetto da dermatite atopica negli Stati Uniti riferisce l’insorgenza della malattia in etĂ  adulta.

Mentre la maggior parte dei casi di dermatite atopica scompare in etĂ  adulta, fino al 33% dei casi ad insorgenza infantile persiste nel corso della vita.

La sua prevalenza varia anche in base all’etnia: i soggetti di origine africana, così come gli asiatici e gli abitanti delle isole del Pacifico, hanno maggiori probabilità di sviluppare la dermatite atopica rispetto ai soggetti caucasici.

Le manifestazioni della dermatite atopica

Le lesioni della dermatite atopica consistono in chiazze e papule eritematose trasudanti e prurito, con conseguente escoriazione ed essudato sieroso. Quando le lesioni si cronicizzano, diventano opache, rosse e lichenificate.

Nella forma adulta, le sedi classiche della dermatite atopica comprendono le regioni simmetriche flessorie, come la fossa antecubitale e poplitea. Possono essere coinvolte altre sedi, tra cui il viso, la testa, il collo, le mani, il tronco e le superfici estensorie degli arti, con manifestazioni diverse in base all’etĂ  di insorgenza e all’acuzie o alla cronicitĂ  della malattia.

I sintomi della dermatite atopica comprendono prurito e dolore quotidiano, disturbi del sonno e, nei casi piĂą gravi, sintomi depressivi e ansiosi.

Inoltre, la dermatite atopica è considerata la prima manifestazione della cosiddetta “marcia atopica”: altre condizioni atopiche come l’asma, la rinocongiuntivite allergica e l’allergia alimentare seguono la comparsa della dermatite atopica in pazienti predisposti.
Questo coinvolgimento multi-sistemico influisce pesantemente sulla qualitĂ  di vita di questi soggetti.

Una rassegna condotta negli Stati Uniti e pubblicata su Cellular e Molecular Immunology ha affrontato gli elementi alla base del cambio di paradigma nel trattamento della dermatite atopica, i risultati della ricerca traslazionale e la pipeline terapeutica per la dermatite atopica moderata-grave.

La rassegna

In passato sono state proposte due principali ipotesi contrastanti per la patogenesi della dermatite atopica: la outside-in, in base alla quale la disfunzione della barriera epidermica innesca l’attivazione immunitaria o, al contrario, l’ipotesi inside-out, in base alla quale la dermatite atopica è principalmente guidata dalle citochine con una disfunzione secondaria della barriera cutanea.

L’approccio moderno alla definizione della patogenesi della dermatite atopica è ora incentrato sull’integrazione di questi due meccanismi ed è orientato a caratterizzare la loro interazione nella dermatite atopica.

Altresì, la revisione evidenzia che la dermatite atopica non è piĂą considerata una malattia omogenea. Essa comprende una varietĂ  di endotipi e fenotipi basati sull’etĂ  del paziente all’esordio, sulla razza e sull’etnia, sulla cronicitĂ  della malattia e sui livelli di IgE.

A livello molecolare, questa caratterizzazione ha rivelato contributi specifici delle vie immunitarie e caratteristiche diverse delle alterazioni della barriera cutanea per ciascun endo-fenotipo di dermatite atopica.

Nuove prospettive terapeutiche

Il lavoro evidenzia che nell’ultimo decennio, la pipeline terapeutica della dermatite atopica si è arricchita, portando a nuove promettenti prospettive terapeutiche. La chiave di questa rivoluzione traslazionale è stata l’integrazione tra gli studi di laboratorio sulla patogenesi della malattia e l’identificazione di biomarcatori della risposta terapeutica negli studi clinici.

Questo nuovo approccio ha portato alla definizione del ruolo delle diverse citochine e vie immunitarie coinvolte nella dermatite atopica, nonché a una migliore stratificazione della malattia e alla selezione terapeutica.

Le conclusioni

Il trattamento della dermatite atopica sta vivendo una rivoluzione traslazionale in cui il legame tra ricerca di laboratorio e applicazione clinica è stato fondamentale. Non solo le storie di successo, ma anche i risultati negativi degli studi clinici sono utili per indirizzare la ricerca e cogliere meglio la variabilità biologica della dermatite atopica, hanno sottolineato gli autori dello studio.

P. Facheris, J. Jeffery, E. Del Duca et al., The translational revolution in atopic dermatitis: the paradigm shift from pathogenesis to treatment, Cell Mol Immunol. 2023 May;20(5):448-474. doi: 10.1038/s41423-023-00992-4. Epub 2023 Mar 16