Botulino, AITEB studia nuove tecniche per salvaguardare i pazienti

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Una nuova tecnica che permetterà di incorrere in minori rischi per gli eventuali effetti collaterali nell’utilizzo di filler e soprattutto di tossina botulinica.

È quella che verrà studiata da AITEB (Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino) sabato 9 aprile, a Roma, nel corso della giornata di lavoro dal titolo “Medicina Estetica di Precisione: tossina botulinica e valutazioni ecografiche anatomiche”. SCARICA IL PROGRAMMA

“Sarà un corso storico sia per la medicina estetica che per AITEB – spiega Maurizio Benci, vice presidente dell’associazione -, perché verterà sull’utilizzo dell’ecografia, quindi degli ultrasuoni, nella pratica clinica delle tecniche iniettive. Ciò significa che una nuova tecnologia, nuova soprattutto per questo campo, ci permetterà di essere più sicuri, più mirati e quindi incorrere in minori rischi per il paziente. La giornata verterà quindi sulla possibilità che la tecnologia ci ha dato, cioè quella di avere in questo caso delle sonde e degli strumenti ecografici, più piccoli e portatili che potranno essere utilizzati nella pratica di tutti i giorni. Quindi andremo a capire come sondare quello che per noi è un campo quotidiano, cioè la conoscenza dell’anatomia, oltre a capire quanto l’anatomia che sta sotto la pelle sia importante nell’utilizzo dell’iniettabile. Ecco che quindi la tecnica ultrasonografica ci farà comprendere fino a dove possiamo arrivare con un ago o dove siamo arrivati, che cosa stiamo facendo o quanta quantità possiamo immettere sotto ad un muscolo o all’interno di una ruga”.

AITEB ha sempre cercato di trovare metodologie scientificamente valide da applicare alle tecniche innovative. “Questo non è un traguardo – aggiunge Benci -, ma sicuramente un trampolino di lancio, un passo verso il futuro. Al nostro incontro parteciperanno non solo valenti dermatologi, tra cui il Dott. Corbo, la Dott.ssa Marciani, ma anche neurologi che ci daranno una mano nel capire quanto sia utile questa tecnica anche nella discriminazione delle fibre nervose e le potenzialità che questa tecnica può avere nella iniezione di problematiche di tipo nervoso. Durante la giornata di lavoro avremo, oltre a relazioni importanti, anche tecniche iniettive dal vivo: lo faremo con i filler, con la tossina, in diretta, vedendo, tramite un ecografo, laddove riusciamo ad iniettare quanto riusciamo iniettare e che cosa possiamo vedere grazie a questa tecnologia”