Una revisione analizza il potenziale della vitamina A orale come sostituto dell’isotretinoina nella gestione dell’acne e ne esamina efficacia, sicurezza, praticità ed economicità

L’isotretinoina (acido 13-cis-retinonico) è un derivato della vitamina A approvato dalla Food and Drug Administration nel 1982 per il trattamento dell’acne da moderata a grave. Da allora è stata ampiamente utilizzata grazie ai suoi elevati tassi di efficacia. Più di recente, tuttavia l’utilizzo dell’isotretinoina è stato strettamente regolamentato a causa della sua teratogenicità.

Il programma iPLEDGE

Nel 2005 è stato istituito il programma iPLEDGE per regolare la potenziale esposizione fetale all’isotretinoina, richiedendo a tutte le pazienti in età riproduttiva di sottoporsi a test di gravidanza mensili e di utilizzare due forme di controllo delle nascite, un mese prima, durante e un mese dopo il trattamento con isotretinoina.

Nell’ottobre 2021, l’FDA ha annunciato che le nuove modifiche al sistema iPLEDGE, sarebbero state implementate il 13 dicembre 2021. Il processo di modifica dei sistemi ha lasciato alcuni fornitori senza la possibilità di prescrivere l’isotretinoina ai loro pazienti.

Il 16 dicembre 2021 e il 21 dicembre 2021 si sono tenute riunioni d’emergenza tra l’American Academy of Dermatology e la Food and Drug Administration per discutere i problemi del nuovo sistema.

Difatti, i pazienti avrebbero potuto saltare la terapia anche 4-5 giorni senza conseguenze, tuttavia non era dato sapere quando le dosi sarebbero tornate disponibili. Pertanto un farmaco sostituto, anche temporaneo, sarebbe stato utile a minimizzare le ricadute nel periodo di indisponibilità dell’isotretinoina.

La vitamina A e i suoi effetti

La vitamina A è una vitamina liposolubile importante per la visione, la differenziazione cellulare, la resistenza della barriera epiteliale e la risposta immunitaria. Tale vitamina riduce inoltre la produzione di sebo e ha proprietà anticheratinizzazione. Difatti, nei decenni precedenti l’approvazione dell’isotretinoina da parte della FDA, sono stati pubblicati studi sull’uso della vitamina A nel trattamento dell’acne, con il primo studio di successo pubblicato nel 1943.

La revisione

Partendo da queste considerazioni, un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Dermatologia del Center for Dermatology Research della Wake Forest School of Medicine di Winston-Salem, in North Carolina (Stati Uniti), in un lavoro di revisione pubblicato su Dermatology Online Journal, si sono concentrati sul potenziale della vitamina A orale come sostituto dell’isotretinoina nella gestione dell’acne nei periodi in cui quest’ultimo farmaco non è disponibile o non è accessibile.

È stata effettuata una ricerca nei database PubMed e Google Scholar per la letteratura pertinente pubblicata tra il 1934 e il 2021.

I risultati

Sono stati identificati nove studi (otto studi clinici e un case report). Gli otto studi evidenziavano un miglioramento dell’acne grazie alla vitamina A. I dosaggi variavano da 36.000IU al giorno a 500.000IU, con 100.000IU come dosaggio più comune.

La durata media del miglioramento clinico è oscillata da 7 settimane a quattro mesi dopo l’inizio della terapia. Gli effetti collaterali muco-cutanei sono stati i più comuni, insieme al mal di testa, ma si sono risolti con il proseguimento del trattamento o con la sua interruzione.

Le conclusioni

La vitamina A orale è efficace per il trattamento dell’acne vulgaris, sebbene gli studi disponibili siano limitati. Gli effetti collaterali sono qualitativamente simili a quelli dell’isotretinoina ed è fondamentale evitare la gravidanza per almeno tre mesi dopo l’interruzione del trattamento; come l’isotretinoina, la vitamina A è difatti un teratogeno.

M. K. Cook, P. O. Perche, S. R. Feldman, The use of oral vitamin A in acne management: a review, Dermatol Online J. 2022 Oct 15;28(5). doi: 10.5070/D328559239