I filler rappresentano una delle soluzioni più conosciute per il ripristino dei volumi del volto che, a causa dell’avanzare dell’età, inevitabilmente invecchia.
La semplicità dell’intervento da parte del Chirurgo o del Medico Estetico, ma anche la loro efficacia, nonché le loro caratteristiche, tra e quali, prima fra tutte, la poca invasività, ha reso i filler davvero molto popolari. Tuttavia, la durata dell’effetto di questi filler riempitivi è limitata: pochi mesi per l’acido ialuronico e collagene.
Ecco perché lo studio dei tessuti molli tende ad andare nella direzione della biostimolazione efficace, cioè quella che concretamente stimola la produzione autologa di collagene ed acido ialuronico. Questi importanti studi mirano ad identificare i nuovi materiali iniettabili con maggiore efficacia ed effetto che possano superano le caratteristiche di ciò che ora è disponibile.
Nuovi studi
Recenti nuove ricerche si sono concentrate sull’acido polilattico iniettabile, una sostanza polimerica, biodegradabile e biocompatibile che garatisse efficacia e sicurezza.
Uno studio randomizzato sul trattamento delle rughe nasolabiali, ha confrontato pazienti sottoposti a trattamento con acido polilattico ed altri ai quale era stato iniettato collagene. Infatti, una volta degradato l’acido polilattico, si è evidenziata una risposta del tessuto connettivo in evoluzione, attraverso il riempimento graduale, con nuove fibre di collagene.
Alla luce di questi studi il dottor Canta, medico specializzato in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica con il massimo dei voti e la lode presso la Scuola di Specializzazione del Policlinico universitario della ‘Federico II’ di Napoli, ha cambiato filosofia “l’acido polilattico è il massimo della biostimolazione. Per ringiovanire il viso, senza appesantirlo ed evitando di strutturarlo eccessivamente, con l’acido polilattico ottengo risultati eccellenti, grazie alla capacità della sostanza di stimolare i fibroblasti alla produzione di nuovo collagene”. La soddisfazione per questo trattamento coinvolge sia medici sia pazienti. “I risultati sono oggettivamente molto incoraggianti ed invitano sempre più ad accogliere questa nuova filosofia del benessere che apporta miglioramenti significativi della qualità della vita grazie ad un ringiovanimento molto più armonico e meno artificioso”.