Valutare la risposta al trattamento non ablativo del basalioma

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L’applicabilità della dermoscopia nella valutazione dei risultati e nel monitoraggio del carcinoma basocellulare superficiale dopo le terapie non ablative non è stata sufficientemente valutata. L’ipotesi che alcuni criteri dermoscopici, tra i quali strutture pigmentarie, ulcerazione, vasi arborescenti (RDADC) possano essere considerati indicatori di patologia residua è stata valutata in un recente studio. Sulle lesioni che esibivano RDADC a 3 mesi dal trattamento venivano praticate biopsie e, in caso di conferma istologica, si praticava l’escissione completa. Le lesioni caratterizzate da aree bianco/rosse disorganizzate, fini e superficiali teleangectasie o che erano prive di qualsiasi criterio demoscopico venivano monitorate per 12 mesi.

Alla valutazione effettuata a 3 mesi uno o più criteri RDADC venivano evidenziati nel 25,5% dei basaliomi superficiali nei quali l’istologia aveva confermato la persistenza del tumore. Nel 61,6 % delle restanti lesioni la dermoscopia mostrava aree disorganizzate rosso/bianche e/o fini e superficiali teleangectasie, mentre 28 lesioni non presentavano alcun criterio demoscopico di basalioma superficiale. Gli ultimi due gruppi entravano in follow-up. In totale si verificava una recidiva di patologia in 13 su 73 lesioni (17,8%).

Veniva pertanto concluso che le RDADC possono predire in maniera accurata le recidive di basalioma superficiale e che l’assenza di criteri dermoscopici di basalioma superficiale è indicativa di completa risoluzione a livello istologico. L’individuazione di strutture rosso/bianche disorganizzate e/o di sottili e superficiali teleangectasie può garantire uno stretto monitoraggio clinico per la diagnosi di recidive.

Apalla Z, Lallas A, Tzellos T. Br J Dermatol 2013 Nov 27