Secukinumab nell’idrosadenite suppurativa moderata-grave

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Secukinumab nell'idrosadenite suppurativa moderata-grave

Secukinumab nell'idrosadenite suppurativa moderata-grave

L’infiammazione follicolare che si presenta nei casi di idrosadenite suppurativa e la sua conseguente occlusione portano alla rottura del follicolo e allo sviluppo di ascessi, fistole, e cicatrici.

Queste lesioni sono spesso sterili, anche se nei casi cronici può presentarsi un’infezione batterica profonda negli ascessi e nelle fistole, causa di dolore e cattivo odore.

Ad oggi, per pazienti con idrosadenite suppurativa da moderata a grave le opzioni terapeutiche disponibili sono poche.

Lo studio

Obiettivo di un lavoro pubblicato sulla rivista Lancet è stato quello di valutare l’efficacia del secukinumab nei pazienti con idrosadenite suppurativa da moderata a grave in due studi clinici randomizzati.

SUNSHINE e SUNRISE erano studi di fase III identici, multicentrici, randomizzati, controllati con placebo, in doppio cieco, condotti in 219 strutture di 40 Paesi.

Per l’inclusione era richiesto che i pazienti fossero di età pari o superiore a 18 anni, in grado di fornire un consenso informato scritto e affetti da idrosadenite suppurativa di grado moderato-grave da almeno un anno.

La stessa veniva definita tale in base alla presenza totale di cinque o più lesioni infiammatorie che interessavano due o più aree anatomiche distinte.

I pazienti inclusi avevano inoltre accettato, nel periodo di studio, di utilizzare quotidianamente antisettici topici sulle aree interessate dalle lesioni.

Randomizzazione ed endpoint

In entrambi gli studi, i pazienti sono stati assegnati in modo casuale (1:1:1) a ricevere secukinumab sottocutaneo 300 mg ogni due settimane, secukinumab sottocutaneo 300 mg ogni 4 settimane o placebo sottocutaneo, il tutto tramite una siringa preriempita da 2 ml con un metodo double-dummy (una metodologia adottata negli studi clinici per mantenere il cieco nella somministrazione di prodotti non identici).

L’endpoint primario era la percentuale di pazienti con una risposta clinica all’idrosadenite suppurativa, definita come una diminuzione della conta degli ascessi e dei noduli infiammatori del 50% o più senza aumento del numero di ascessi o del numero di fistole drenanti rispetto al basale, alla settimana 16.

La sicurezza è stata valutata considerando la manifestazione di eventi avversi e di eventi avversi gravi secondo i criteri della terminologia comune per gli eventi avversi, codificati attraverso la terminologia del Medical Dictionary for Regulatory Activities.

I risultati

Tra il 31 gennaio 2019 e il 7 giugno 2021, 676 pazienti sono stati selezionati per l’inclusione nello studio SUNSHINE, di cui 541 sono stati inclusi: 304 erano donne, pari al 56% e 237 uomini (44%) con un’età media di 36,1 anni. Di questi, 181 (34%) sono stati randomizzati nel gruppo secukinumab ogni 2 settimane, 180 (33%) nel gruppo secukinumab ogni 4 settimane e 180 (33%) nel gruppo placebo.

Nello stesso periodo, 687 pazienti sono stati selezionati per l’inclusione nello studio SUNRISE, di cui 543 sono stati inclusi nell’analisi: 306 erano donne (56%) e 237 uomini (44%); età media 36,3 anni. Anche in questo caso sono stati adottati i seguenti criteri per la randomizzazione: 180 pazienti (33%) sono stati assegnati al gruppo secukinumab ogni 2 settimane, 180 (33%) al gruppo secukinumab ogni 4 settimane e 183 (34%) al gruppo placebo.

Nello studio SUNSHINE, un numero significativamente maggiore di pazienti nel gruppo secukinumab ogni due settimane ha avuto una risposta clinica all’idrosadenite suppurativa rispetto al gruppo placebo.

Tuttavia, non sono state riscontrate differenze significative tra il numero di pazienti nel gruppo secukinumab ogni quattro settimane e il gruppo placebo.

Nello studio SUNRISE, un numero significativamente maggiore di pazienti nel gruppo secukinumab ogni due settimane e nel gruppo secukinumab ogni quattro settimane ha avuto una risposta clinica all‘idrosadenite suppurativa rispetto al gruppo placebo.

Eventi avversi

Le risposte dei pazienti sono rimaste sostenute fino alla fine degli studi, alla settimana 52. L‘evento avverso più comune fino alla settimana 16 è stato la cefalea sia nello studio SUNSHINE (17 [9%] pazienti nel gruppo secukinumab ogni 2 settimane, 20 (11%) nel gruppo secukinumab ogni 4 settimane e 14 (8%) nel gruppo placebo) che in quello SUNRISE (21 (12%) pazienti nel gruppo secukinumab ogni 2 settimane, 17 (9%) nel gruppo secukinumab ogni 4 settimane e 15 (8%) nel gruppo placebo).

Non sono stati segnalati decessi correlati allo studio fino alla 16a settimana. Il profilo di sicurezza di secukinumab in entrambi gli studi è risultato coerente con quello precedentemente riportato.

Le conclusioni

I ricercatori hanno concluso che secukinumab, somministrato ogni due settimane, è risultato clinicamente efficace nel migliorare rapidamente i segni e i sintomi dell’idrosadenite suppurativa, con un profilo di sicurezza favorevole e con una risposta sostenuta fino a 52 settimane di trattamento.

A. B. Kimball, G. B. E. Jemec, A. Alavi et al., Secukinumab in moderate-to-severe hidradenitis suppurativa (SUNSHINE and SUNRISE): week 16 and week 52 results of two identical, multicentre, randomised, placebo-controlled, double-blind phase 3 trials, Lancet. 2023 Mar 4;401(10378):747-761. Doi: 10.1016/S0140-6736(23)00022-3. Epub 2023 Feb 3.