Remibrutinib, un nuovo inibitore di BTK nell’orticaria cronica spontanea

Remibrutinib, un nuovo inibitore di BTK nell'orticaria cronica spontanea

Remibrutinib, un nuovo inibitore di BTK nell'orticaria cronica spontanea

L’orticaria cronica spontanea si manifesta con la comparsa di pomfi, prurito e gonfiore in alcune parti del corpo per un periodo superiore alle sei settimane.

Si tratta di una forma di orticaria alla quale non si riconosce una causa allergica e che è caratterizzata da un andamento altalenante: in alcuni momenti scompare per poi ripresentarsi improvvisamente. I suoi segni in alcuni casi risultano deturpanti.

Questa malattia interessa circa l’1% della popolazione generale e colpisce le donne con una probabilità doppia rispetto agli uomini. Può presentarsi in qualsiasi momento della vita in soggetti predisposti, ma è più frequente tra i 20 e i 40 anni.

In molti pazienti, la patologia è controllata in modo inadeguato, elemento questo che influisce notevolmente sulla qualità di vita degli stessi.

Remibrutinib, un nuovo inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (BTK) altamente selettivo e orale, potrebbe essere efficace nel trattamento dell’orticaria cronica spontanea.

Lo studio

Con l’obiettivo di verificare questa ipotesi, un gruppo di ricercatori di diversi Paesi ha condotto uno studio di primo livello, pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, per valutare l’efficacia e la sicurezza di remibrutinib nel trattamento dell’orticaria cronica spontanea e a caratterizzare la dose-risposta.

Lo studio di fase 2b, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo e con dose di accertamento, ha valutato remibrutinib per un periodo di 12 settimane, in pazienti non adeguatamente controllati con antistaminici H1 di seconda generazione, che presentavano un’orticaria cronica spontanea almeno moderatamente attiva, con o senza precedente trattamento anti-IgE.

I pazienti hanno ricevuto remibrutinib 10 mg una volta al giorno, 35 mg una volta al giorno, 100 mg una volta al giorno, 10 mg due volte al giorno, 25 mg due volte al giorno, 100 mg due volte al giorno, o placebo (rapporto 1:1:1:1:1:1:1).

Gli endpoint principali erano la variazione del punteggio settimanale di attività dell’orticaria rispetto al basale alla settimana 4 e la sicurezza.

I risultati

La randomizzazione ha coinvolto complessivamente 311 pazienti. È stata osservata una riduzione del punteggio dei sintomi per tutte le dosi di remibrutinib dalla settimana 1 alla settimana 12, con una variazione settimanale del punteggio di attività dell’orticaria rispetto al basale alla settimana 4 pari a: -19,1 (10 mg una volta al giorno), -19,1 (35 mg una volta al giorno), -14,7 (100 mg una volta al giorno), -16,0 (10 mg due volte al giorno), -20,0 (25 mg due volte al giorno), -18,1 (100 mg due volte al giorno), e -5,4 per il placebo.

La maggior parte degli eventi avversi sono stati di carattere lieve o moderato, senza alcun modello dose-dipendente.

Le conclusioni

Alla luce dei risultati, i ricercatori hanno concluso che remibrutinib è risultato altamente efficace nel trattamento dell’orticaria cronica spontanea in tutto l’intervallo di dosi, con un rapido inizio d’azione e un profilo di sicurezza favorevole.

M. Maurer, W. Berger, A. Giménez-Arnau et al., Remibrutinib, a novel BTK inhibitor, demonstrates promising efficacy and safety in chronic spontaneous urticaria, J Allergy Clin Immunol. 2022 Dec;150(6):1498-1506.e2. Doi: 10.1016/j.jaci.2022.08.027. Epub 2022 Sep 9.