Per la rimozione dei tatuaggi viene usualmente utilizzato il laser Q-switched (QS). Questa tecnica richiede tuttavia diverse sedute e il risultato dipende dalla larghezza e dal tipo di tatuaggio da trattare. Nelle pelli scure, il pigmento stesso della cute concorre con quello del tatuaggio determinando risultati scadenti.
Una soluzione promettente per la rimozione dei tatuaggi blu e neri nei soggetti con cute pigmentata può essere considerata la combinazione del laser CO2 ultrapulsato con il laser QS Nd:YAG (1.064 nm). Lo evidenziano i brillanti risultati di uno studio nel quale è stata valutata l’efficacia dei due devices per la rimozione dei tatuaggi in alcuni pazienti indiani. Il tatuaggio di 5 pazienti è stato diviso in due parti al fine di trattare la parte sinistra unicamente con il laser QS Nd:YAG (1.064 nm) e la parte destra con una combinazione sequenziale di laser Up CO2 e QS Nd: YAG a intervalli di 6 settimane, con un massimo di 6 sedute. I risultati sono stati valutati da un osservatore esterno indipendente. Inoltre, durante e al termine dello studio è stata raccolta la valutazione del medico, del paziente e sono stati registrati gli effetti collaterali legati al trattamento. Si è ottenuto il risultato migliore e statisticamente significativo nella porzione trattata con la combinazione dei due devices (scala medica del miglioramento 3,7 vs 1,87, P=0.0019), ottenendo la rimozione del tatuaggio con un numero inferiore di sedute (1,7 vs 6). Non ci sono invece differenze statisticamente significative per quanto riguarda gli effetti collaterali.
Sardana K, et al. J Cosmet Dermatol 2013; 12(4): 296-305.