La prevalenza del dolore cutaneo nella psoriasi e i meccanismi molecolari coinvolti sono a oggi poco chiari. Le caratteristiche soggettive e oggettive di questo sintomo rispetto alla severità clinica della patologia cutanea e il ruolo dell’interleuchina IL-33, coinvolta nella patogenesi della psoriasi e del dolore a essa correlato, sono state valutate in uno studio che ha coinvolto 163 pazienti. Per la valutazione clinica è stato utilizzato un questionario, l’indice PGA (plaque Physician Global Assessment), l’algometria di pressione per misurare la soglia del dolore e la sensibilità tattile e termica. L’espressione del gene per IL-33 è stata misurata sia in vivo (sulla pelle dei pazienti) che su modelli ex-vivo per la nocicezione.
Il 43,6% dei pazienti psoriasici riportava dolore cutaneo nella settimana precedente: prurito, discomfort cutaneo, sensibilità cutanea, sensazione di calore/ bruciore e crampi erano i sintomi maggiormente riferiti. La soglia del dolore dei pazienti diminuiva con l’aumentare dell’indice PGA e con l’intensità del dolore. La sensibilità al tatto / calore in zona lesionale si riduceva rispetto alla cute senza lesioni psoriasiche. L’espressione di IL-33 aumentava nella cute lesionale dei pazienti che riportavano dolore e nel sistema ex vivo.
In conclusione, i sintomi di dolore cutaneo dovrebbero essere presi in considerazione nella gestione della psoriasi.
Patruno C, Napolitano M, Balato N, et al. Acta Derm Venereol 2014 Sep 2.