Una revisione sistematica ha valutato gli effetti e la sicurezza di integratori utilizzati in caso di perdita di capelli. Ma per il futuro sono necessari trial clinici randomizzati più ampi

Nonostante il diffuso utilizzo di integratori alimentari e interventi dietetici per il trattamento della perdita di capelli, la sicurezza e l’efficacia dei prodotti attualmente disponibili rimangono poco chiare.

Da queste considerazioni ha preso il via una revisione sistematica condotta da alcuni ricercatori statunitensi e pubblicata su JAMA Dermatology che si è posta come obiettivo quello di valutare e confrontare i risultati di tutti gli interventi dietetici e nutrizionali per il trattamento della perdita di capelli in soggetti che non presentavano una carenza nutrizionale di base nota.

La revisione

La revisione delle evidenze è stata condotta nei database MEDLINE, Embase e CINAHL fino al 20 ottobre 2021, per identificare articoli scritti in inglese con risultati originali di indagini su interventi dietetici e nutrizionali in individui con alopecia o perdita di capelli che non presentavano una carenza nutrizionale di base nota.

La qualità degli studi è stata valutata con i criteri dell’Oxford Centre for Evidence Based Medicine. Gli esiti di interesse erano rappresentati dal decorso della malattia, misurato sia oggettivamente che soggettivamente. I dati sono stati valutati dal 3 all’11 gennaio 2022.

I risultati

La ricerca nel database ha prodotto 6.347 citazioni a cui sono stati aggiunti 11 articoli dalle liste di riferimento. Di questi, sono stati inclusi 30 articoli: 17 studi clinici randomizzati, 11 studi clinici non randomizzati e 2 serie di casi. Nessuno studio interventistico basato sulla dieta ha soddisfatto i criteri di inclusione.

Gli studi sugli interventi nutrizionali con le prove di qualità più elevata hanno mostrato il potenziale beneficio di capsaicina e isoflavoni, omega 3 e 6 con antiossidanti, glucosidi totali di peonia e compresse di glicirrizina composta, zinco, tocotrienolo e olio di semi di zucca. Il kimchi, il cheonggukjang e la vitamina D3 presentavano prove di bassa qualità per il miglioramento del decorso della malattia. Gli effetti avversi sono stati rari e lievi per tutte le terapie valutate.

Le conclusioni

I risultati di questa revisione sistematica, hanno enfatizzato i ricercatori, devono essere interpretati nel contesto del disegno di ogni studio. Tuttavia, questo lavoro suggerisce un ruolo potenziale per gli integratori alimentari nel trattamento della perdita di capelli.

I medici dovrebbero impegnarsi in un processo decisionale condiviso, illustrando i potenziali rischi e benefici di questi trattamenti ai pazienti che soffrono di perdita di capelli. La ricerca futura dovrebbe concentrarsi su studi clinici randomizzati e controllati più ampi.

L. Drake, S. Reyes-Hadsall, J. Martinez et al., Evaluation of the Safety and Effectiveness of Nutritional Supplements for Treating Hair Loss: A Systematic Review, JAMA Dermatol. 2023 Jan 1;159(1):79-86. doi: 10.1001/jamadermatol.2022.4867