Diagnosi precoce del melanoma: quando inviare il paziente all’esame in microscopia confocale?

0
3297

Nello screening delle lesioni pigmentate, alcune lesioni risultano difficili da diagnosticare al dermatoscopio. La microscopia confocale a riflettanza (RCM) si sta proponendo come tecnica diagnostica di comprovata validità per la diagnosi non invasiva dei tumori cutanei, utile nel limitare le escissioni di quelle lesioni benigne che possono risultare sospette all’esame dermoscopico, in quanto permette una visualizzazione della cute con risoluzione quasi istologica.

In quali casi è utile e opportuno richiedere l’esame delle lesioni pigmentate al microscopio confocale? Ha voluto rispondere a questa domanda uno studio di tre anni condotto fra il 2012 e il 2014 presso la Skin Cancer Unit dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia sotto la guida di Caterina Longo, che è coordinatore di questa struttura di riferimento per la RCM e professore associato di Dermatologia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. L’indagine ha valutato 1279 lesioni da 1147 pazienti nel loro aspetto clinico e dermatoscopico nonché nelle immagini al microscopio confocale, con lo scopo di definire le best indications per l’uso di questa tecnica diagnostica nella pratica quotidiana.

Delle 1279 lesioni inviate all’esame del confocale, da un’attività complessiva di 16000 visite nei triennio di studio, 668 (52,2%) sono state rimosse. L’esame istopatologico successivo ne ha identificate 239 per melanoma (35,8%), di cui 138 melanomi in situ e 3 metastasi cutanee di melanoma.

Best indication per l’esame in RCM

La sensibilità della RCM è risultata 95,3%, la specificità 83,9%. Il numero di lesioni che è necessario rimuovere per escludere un melanoma è 2,4. Dall’analisi di regressione univariata e multivariata è emerso che le localizzazioni in cui l’esame al confocale è maggiormente appropriato sono la testa e il collo. Inoltre, la RCM dimostra una elevata accuratezza diagnostica per le lesioni collocate su pelle danneggiata da esposizione solare nonché su lesioni caratterizzate da regressione e, infine, nei carcinomi basocellulari.

L’accuratezza diagnostica riguardo alle lesioni su testa e collo deriva dal ridotto spessore epidermico in queste parti che rende particolarmente utile l’imaging al confocale, mentre il dermatoscopio fornisce risposte più spesso non chiare in queste sedi. Le buone performance del confocale nella diagnosi di lesioni su cute danneggiata dal sole è collegata alla condizione di atrofia dell’epidermide e all’appiattimento della giunzione dermoepidermica, aspetti che rendono queste lesioni ben indagabili con RCM che ha un’ottima risoluzione delle lesioni piatte.

Una acquisizione nuova riguarda è stato l’accuratezza diagnostica sulle lesioni in regressione, su cui RCM può evidenziare residui di strutture melanocitiche in aree in regressione con molti melanofagi.

Bibliografia

JAMA Dermatol. 2016;152(10):1093-1098. doi:10.1001/jamadermatol.2016.1188 Published online August 31, 2016
Clinical Indications for Use of Reflectance Confocal Microscopy for Skin Cancer Diagnosis

Borsari, MD; R. Pampena, MD; A. Lallas, MD; A. Kyrgidis, MD; E. Moscarella, MD; E. Benati, MD; M. Raucci, ARNP; G. Pellacani, MD; I. Zalaudek, MD; G. Argenziano, MD; C. Longo, MD, PhD.

http://jamanetwork.com/journals/jamadermatology/fullarticle/2528552