Una patologia da non sottovalutare, perché la cheratosi attinica può evolvere verso una forma invasiva di tumore cutaneo, il carcinoma squamocellulare.

Diagnosi precoce è la parola d’ordine: se individuata in tempo, la cheratosi attinica può essere trattata, così da ridurne la possibile progressione e la potenziale pericolosità. Insomma, più precoce è la diagnosi, più facile è la cura.

La campagna Derma Point

Ecco, quindi, che per sensibilizzare la popolazione a rischio, aumentando il grado di consapevolezza sulla patologia, prende il via la campagna “Derma Point, facciamo il punto sulla cheratosi attinica”, con il contributo non condizionante di Almirall in collaborazione con SIDeMaST (Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse).

Da settembre a novembre 2023 saranno coinvolte 12 strutture ospedaliere/universitarie distribuite sul territorio nazionale con una giornata di screening dermatologico.

Il 9 settembre dalle 9:30 alle 13 presso la UOSD di Dermatologia del Policlinico di Roma Tor Vergata, diretta dal professor Luca Bianchi, in Viale Oxford 81 a Roma, i dermatologi coordinati dalla professoressa Elena Campione eseguiranno screening gratuiti per individuare precocemente eventuali cheratosi attiniche che ancora rappresentano una categoria di lesioni cutanee sottovalutate. I consulti si svolgeranno presso gli ambulatori di dermatologia, secondo piano settore C. Per prenotazioni consultare il sito a questo link. 

L’importanza della diagnosi precoce…

«Le macchie della pelle non sono tutte uguali. Alcune necessitano di attenzioni specifiche perché potenzialmente gravi – spiega il professor Giuseppe Argenziano, presidente di SIDeMaST –. Tra queste, ci sono le cheratosi attiniche. Esse compaiono, infatti, per l’80% su aree del corpo esposte al sole, quindi viso, collo, mani, avambracci e cuoio capelluto, soprattutto nelle persone meno giovani, di carnagione chiara. Negli stadi iniziali possono essere più facili da sentire alla palpazione che da vedere. Solitamente sono asintomatiche, talvolta dolorose, soprattutto, possono evolvere in un tumore cutaneo, il carcinoma squamocellulare. Per questo diagnosticarle e trattarle precocemente è indispensabile».

… e della prevenzione

«La visita dermatologica annuale è fondamentale per la prevenzione di queste lesioni precancerose, che possono essere facilmente intercettate dallo specialista e trattate – sottolinea la professoressa Campione –. Alcuni soggetti sono più a rischio, sia per le specifiche caratteristiche della pelle ma anche per eventuali altre patologie associate che richiedono l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti, che possono favorire l’insorgenza delle cheratosi attiniche. Le campagne di prevenzione consentono non solo un’ottimizzazione della diagnosi, ma anche di acquisire una maggiore consapevolezza sull’importanza della fotoprotezione della cute, sui rischi della fotoesposizione acuta e cronica nel favorire i tumori cutanei».