Nella pratica dello specialista dermatologo, le patologie infiammatorie della cute rappresentano la maggior parte dei casi che si presentano nello studio privato o in ambulatorio ospedaliero. La conoscenza approfondita di queste malattie su base infiammatoria, e spesso autoimmune, e soprattutto l’aggiornamento di quelle che sono le novità diagnostiche e le nuove possibilità terapeutiche, costituiscono uno strumento indispensabile per la gestione ottimale della maggior parte dei pazienti. Il corso ECM “Aggiornamenti nelle patologie infiammatorie cutanee”, che Dermakos propone per il 2015, tratterà l’argomento affrontando, dunque, un tema di primaria importanza per il dermatologo. Enzo Berardesca, direttore del Dipartimento di Dermatologia clinica, IRCCS Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma, e responsabile scientifico del corso ne illustra obiettivi e vantaggi.
Perché trattare le patologie infiammatorie cutanee?
Le patologie infiammatorie cutanee sono la principale area di interesse della dermatologia: si può dire che, di fatto, tutte le patologie cutanee che non rientrano nell’area oncologica sono patologie che partono da una infiammazione della pelle. Se andiamo a vedere gli accessi all’ambulatorio dermatologico, stimiamo che circa sette pazienti su dieci rientrino nella casistica delle malattie infiammatorie. Di conseguenza la conoscenza e l’aggiornamento del medico sui nuovi meccanismi patogenetici e sui nuovi aspetti diagnostici e terapeutici di alcune frequenti malattie infiammatorie della cute, permettono allo specialista la corretta gestione della maggior parte dei pazienti.
Come sono stati scelti gli argomenti del corso?
Gli argomenti trattati nel corso sono le patologie più interessanti per il dermatologo in termini di diffusione e di gravità. La scelta è dunque ricaduta non su patologie rare, ma su quelle più probabilmente incontrate nella pratica clinica dello specialista. Nel corso ECM verranno approfonditi alcuni nuovi aspetti eziopatogenetici, diagnostici e terapeutici della psoriasi, dell’acne e della rosacea, delle malattie bollose. Per la psoriasi verranno analizzati i percorsi patogenici della cascata infiammatoria, che sono poi alla base dello sviluppo di nuovi farmaci biologici, utili alla gestione della malattia sia della forma cutanea sia di quella artropatica. Un particolare approfondimento verterà sul ruolo degli agenti microbici della flora microbica cutanea nelle patologie infiammatorie dell’età giovanile e adulta, quali acne e rosacea. Infine, saranno affrontati i progressi dell’immunoistochimica, gli aspetti diagnostici differenziali delle malattie bollose e gli aspetti terapeutici delle dermatiti autoimmuni cutanee.
Come è organizzato ciascun modulo?
I moduli sono pensati per affrontare in modo approfondito sia le novità in campo diagnostico, con lo scopo di effettuare diagnosi più mirate e precise, sia i nuovi approcci terapeutici, grazie alla presentazione dei farmaci più nuovi e più innovativi per il trattamento di volta in volta delle diverse patologie. Si tratta di moduli organizzati con un taglio pratico, che permette al lettore di acquisire in modo immediato competenze nuove sia nella diagnostica, sia nelle possibilità terapeutiche più nuove. In qualche caso vengono presentati interessanti casi clinici.
Chi sono gli specialisti che svilupperanno i diversi moduli?
Gli specialisti sono professionisti di grande esperienza nel settore relativo al modulo da loro trattato: Carlo Pincelli, Roberta Lotti, Claudio Feliciani, Maria Gnarra, Mauro Picardo, Silvana Trincone. Si tratta di personalità riconosciute a livello nazionale, che fanno capo a grandi ospedali o a università e si occupano quotidianamente della patologia di cui sviluppano l’argomentazione, mettendone in luce le novità della ricerca e della clinica: la descrizione di nuovi meccanismi patogenici, i progressi dell’immunoistochimica, nuovi approcci terapeutici delle malattie autoimmuni.
Quale utilità può avere per il dermatologo?
La maggior parte di queste patologie, se inquadrate correttamente, possono essere gestite anche a livello ambulatoriale: pertanto il corso può essere di utilità e interesse in particolare per il dermatologo con studio privato, che potrà trovare strumenti utili a migliorare la diagnosi e impostare una cura più corretta secondo gli aggiornamenti della farmacologia dermatologica. Potrà anche mettere lo specialista nelle condizioni di valutare un invio del paziente a una struttura ospedaliera, laddove il caso si presenta in situazione particolarmente difficile, sapendolo indirizzare a strutture di ospedaliere di riferimento nazionali.
Trovo davvero interessante,questo tipo di informazioni scientifiche.