La dermatite professionale delle mani è comune e debilitante e rappresenta un unmet clinical need. Importante concentrarsi su programmi di prevenzione e ricerca degli allergeni alla base delle malattie cutanee professionali

La dermatite della mano è una condizione cutanea debilitante, che impatta significativamente sulla morbilità e sulla capacità di svolgere le attività di routine della vita quotidiana e professionale.

Nelle forme acute è caratterizzata da eritema, squame o croste, erosioni, vescicole e bolle con edema variabile e, nelle forme croniche, da arrossamento persistente, desquamazione, lichenificazione, fessure ed erosioni. In entrambi i casi può essere presente un prurito di intensità variabile.

Questo tipo di dermatite della mano, è provocata o esacerbata da esposizioni sul posto di lavoro. La malattia è spesso multifattoriale, con più tipi di dermatite che si manifestano contemporaneamente, e può dipendere dalla presenza di dermatosi preesistenti o di disturbi della funzione di barriera cutanea.

L’identificazione della dermatosi specifica e la distinzione dei singoli fattori che contribuiscono alla dermatite della mano, sebbene spesso impegnativa, è importante per mettere in atto protocolli di prevenzione e contromisure operative adeguate, nonché un piano terapeutico di base.

L’incidenza delle dermatiti professionali delle mani

La dermatite professionale delle mani è comune. I dati pubblicati dall’Ufficio statistico del lavoro degli Stati Uniti hanno mostrato che il tasso di incidenza delle malattie cutanee professionali nel 2020 era di 1,8 per 10.000 lavoratori a tempo pieno l’anno, seconde solo alle malattie respiratorie nell’ambito delle malattie professionali non mortali.

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), il 90-95% delle malattie cutanee professionali sono dermatiti da contatto e, stando alla medesima fonte, fino all’80% dei casi di dermatite da contatto professionale coinvolgono le mani, rappresentando un onere significativo nell’ambito delle malattie professionali.

La dermatite irritante da contatto risulta più comune della dermatite allergica da contatto. Orticaria da contatto e dermatite proteica da contatto sono, invece, forme molto meno comuni.

La revisione

Obiettivo di una rassegna condotta da ricercatori della New York University Grossman School of Medicine pubblicata su Current Allergy and Asthma Report è stato esaminare criticamente la letteratura degli ultimi tre anni sulla dermatite professionale della mano e metterla in relazione con l’attuale comprensione della malattia e con la pratica clinica.

La diagnosi di dermatite professionale della mano

La dermatite professionale della mano è associata, per definizione, a un’esposizione sul posto di lavoro. L’identificazione di una causa e la determinazione di una connessione specifica tra la manifestazione di un paziente e un’esposizione possono essere difficili.

I criteri di Mathias sono stati delineati per la prima volta nel 1989 e continuano a fornire un quadro affidabile e rigoroso per stabilire la causalità professionale. Gli stessi consistono in sette domande: rispondendo “sì” a quattro o più domande si ottiene una probabilità pari o superiore al 50% di una causa professionale.

Il patch test rimane il gold standard per la diagnosi di dermatite da contatto allergica ed è utile per identificare i potenziali allergeni colpevoli della dermatite professionale della mano.

I trattamenti

Per i pazienti per i quali non è possibile o non è pienamente efficace cambiare professione o ruolo per evitare i fattori scatenanti della dermatite professionale delle mani, esistono precauzioni (in primis, l’utilizzo di guanti) e opzioni di trattamento.

Numerosi casi e serie di casi dimostrano l’efficacia di dupilumab, un inibitore della subunità del recettore dell’IL-4, nel trattamento sia della dermatite irritante che in quella allergica da contatto.

Molti dei casi riportati includono pazienti con dermatite ipercheratosica della mano che si schiariscono con dupilumab nonostante la continua esposizione professionale. Tuttavia, in altri casi, dupilumab non è riuscito a migliorare la dermatite professionale delle mani dovuta a una dermatite da contatto di tipo allergico a un additivo della gomma.

Altri farmaci sviluppati per la dermatite atopica e in particolare per l’eczema della mano sono all’orizzonte, compresi gli inibitori sistemici e topici della Janus chinasi, i cui meccanismi d’azione più ampi potrebbero rivelarsi efficaci nella complessa fisiopatologia dell’eczema della mano professionale e non professionale.

L’evoluzione del trattamento dipenderà, in parte, da una maggiore comprensione dell’ambigua fisiopatologia della dermatite allergica da contatto a diversi allergeni, che probabilmente trascende la visione dogmatica di coinvolgimento dei soli linfociti Th1 e delle relative citochine.

Le conclusioni

La ricchezza della letteratura degli ultimi tre anni sulla dermatite professionale delle mani dimostra che la stessa è un problema mondiale persistente e rappresenta un grande problema clinico irrisolto.

I programmi di prevenzione rimangono elusivi e il lavoro in ambiente umido continua a contribuire a un’epidemia di dermatite irritante da contatto. I cambiamenti del sistema possono influenzare la reattività agli allergeni e la possibile dermatite.

Il lavoro futuro dovrebbe concentrarsi su programmi di prevenzione della dermatite professionale delle mani efficaci e implementabili e su metodi per mitigare le conseguenze del lavoro in cui le mani sono sovente umide o bagnate. È, inoltre, necessario proseguire la ricerca sullo spettro in continua evoluzione degli allergeni che causano malattie cutanee professionali, in modo da poter diagnosticare e gestire al meglio la dermatite allergica da contatto causata dal lavoro.

T. K. Karagounis, D. E. Cohen, Occupational Hand Dermatitis, Curr Allergy Asthma Rep. 2023 Apr;23(4):201-212. doi: 10.1007/s11882-023-01070-5. Epub 2023 Feb 7