Valutazione posturale in medicina estetica

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PAI303000013_ridLa valutazione medica del corpo in medicina estetica consta di momenti diversi. Una prima fase impone un colloquio con il paziente, per riuscire ad avere informazioni sul suo stato di salute fisico e psichico, oltre al tipo di alimentazione e al genere di vita che egli conduce. La seconda e la terza fase sono invece incentrate sulla visita in clino e in ortostatismo e si completano con l’anamnesi della postura dell’individuo.

Una postura imperfetta causa infatti uno scorretto appoggio plantare durante il movimento, con conseguente incongrua spremitura della suola venosa di Lejard (cuore del sistema venoso), alterando il circolo venolinfatico di ritorno, inducendo edemi da stasi degli arti inferiori e, nei casi più severi, PEFS, adiposità localizzata, alterazioni trofiche, varici, teleangectasie e sindromi post flebitiche.

Per valutare se la postura è normale si osserva il soggetto di profilo (piano sagittale), di fronte (piano frontale) e dall’alto (piano orizzontale).

Il piano sagittale passa attraverso l’apice del cranio, l’apofisi odontoide di C2 e il corpo vertebrale di L3 e si proietta tra i piedi, a livello del loro arco plantare. Il piano scapolare e quello gluteo sono allineati: i piani cervicale (freccia cervicale) e lombare (freccia lombare), perpendicolari ai precedenti, devono essere profondi rispettivamente 4 e 3 dita traverse (figura 1).

 

DK_2_14_fig_1_piano_saggitale

 

Il piano frontale è caratterizzato invece da diverse linee parallele tra loro (figura 2). Il mancato allineamento di tali piani può indurre sintomatologie dolorose e problemi articolari, oltre a facilitare eventualmente la formazione di zone asimmetriche di adiposità localizzata.

Nel piano orizzontale infine non dovrebbero essere visibili asimmetrie delle cinture scapolare e pelvica (figura 3)

 

DK_2_14_fig_2_piano_frontale

 

 

DK_2_14_fig_3_piano_orizzontale

Asimmetrie individuabili dall’osservazione di questi piani denuncia un problema posturale che va analizzato dal posturologo. L’impiego di un podoscopio permette di valutare se l’arco plantare è normale o se ci si trova in presenza di un piede cavo o valgo. A completamento di questa indagine è consigliabile non tralasciare l’esame delle scarpe: sia le suole che le tomaie possono essere molto indicative a seconda della loro usura.

Così come l’esame del piede permette di ottenere informazioni sulla corretta postura del paziente, anche l’esame dell’apparato stomatognatico è utile, perché una malocclusione dentale può essere causa di posture patologiche; la classificazione morfologica delle malocclusioni (Angle, 1899) prevede 3 classi, a seconda dell’intercuspidazione dei primi molari permanenti (chiavi di occlusione, figura 4). Anche l’apertura e la chiusura della bocca devono avvenire in maniera efficiente, in asse e simmetrica e devono essere prive di rumori e di ampiezza sufficiente (almeno 3 dita del paziente).

DK_2_14_fig_4_classi_di_angle