Lo zinco, sia in forma elementare che salina, è stato usato per secoli come modalità terapeutica. Preparazioni topiche come ossido di zinco, calamina o piritione di zinco sono state utilizzate come agenti fotoprotettivi, lenitivi o come ingrediente attivo di shampoo antiforfora.
Il suo utilizzo si è ampliato nel corso degli anni per una serie di condizioni dermatologiche tra cui infezioni (leishmaniosi, verruche), dermatosi infiammatorie (acne volgare, rosacea), disturbi della pigmentazione (melasma) e neoplasie (carcinoma basocellulare).
Sebbene il ruolo dello zinco orale sia ben consolidato nelle sindromi da carenza di zinco nell’uomo, inclusa l’acrodermatite enteropatica, è solo negli ultimi anni che è stata riconosciuta l’importanza dello zinco come micronutriente essenziale per la crescita e lo sviluppo del bambino. Il documento esamina vari usi dermatologici dello zinco.
Mrinal Gupta, Vikram K. Mahajan, Karaninder S. Mehta e Pushpinder S. Chauhan; 10 luglio 2014; Volume 2014 | Codice articolo 709152. doi.org/10.1155/2014/709152