Eritema nodoso simile a panniculite che imita recidiva di malattia: una nuova tossicità da immunoterapia

Le immunoterapie che prendono di mira l’antigene citotossico T-linfocitario 4 (CTLA-4), il recettore 1 di morte cellulare programmata (PD-1) e il suo ligando (PD-L1) hanno mostrato un beneficio terapeutico sostanziale in pazienti con neoplasie solide clinicamente avanzate. Tuttavia, le tossicità di tipo autoimmune sono eventi avversi comuni e spesso significativi durante la terapia con questi agenti. Mentre rash e prurito rimangono le complicanze cutanee più comuni nei pazienti trattati, nuove tossicità dermatologiche correlate al blocco del checkpoint immunitario continuano a emergere con l’aumentare del numero di pazienti trattati con immunoterapia. Gli autori descrivono 2 pazienti trattati con immunoterapia combinata con ipilimumab e nivolumab che hanno sviluppato noduli sottocutanei dolorosi.

Sebbene l’aspetto clinico fosse indicativo di recidiva di malattia, l’esame istopatologico delle biopsie effettuate rivelava un pannicolo sottocutaneo misto e nodoso simile a panniculite. In particolare, nessuno dei due aveva ricevuto una terapia immunosoppressiva per queste lesioni, che successivamente sono rimaste stabili e il cancro di entrambi i pazienti è rimasto controllato. Questi casi mostrano che il profilo di tossicità dermatologica del blocco del checkpoint immunitario è vario e continua a espandersi. Il riconoscimento di tali tossicità è fondamentale per una gestione ottimale del paziente.

Bibliografia

Tetzlaff MT, Jazaeri AA, Torres-Cabala CA et al., J Cutan Pathol. 2017 Dec;44(12):1080-1086.