Le risposte allergiche potrebbero proteggere dal cancro alla pelle

Cellule umane di cancro alla pelle (blu), circondate da IgE (rosso) (136)
Cellule umane di cancro alla pelle (blu), circondate da IgE (rosso) (136)

Secondo un nuovo studio, i componenti del sistema immunitario che scatenano reazioni allergiche possono anche aiutare a proteggere la pelle dal cancro.

La ricerca, guidata dall’Imperial College di Londra, ha messo in evidenza difese cutanee sinora sconosciute e potrebbe aprire strade allo sviluppo di nuovi trattamenti per il cancro alla pelle.

Lo studio alle fasi iniziali, pubblicato su Nature Immunology, potrebbe anche chiarire la ragione dell’aumento della diffusione delle allergie tra i cittadini.

Il team suggerisce che i risultati da essi ottenuti supportano la cosiddetta “ipotesi della tossina”, in base alla quale è l’esposizione a tossine ambientali e sostanze chimiche estranee al corpo a scatenare reazioni allergiche.

La nuova ricerca si concentra sulle IgE e in particolare sul loro ruolo originale in termini di utilità o scopo.

Le ultime ricerche suggeriscono che l’anticorpo può avere un ruolo cruciale nella difesa contro il danno causato dalle sostanze chimiche ambientali e quindi protegge contro il cancro. Le IgE (innescate dall’esposizione cutanea ad agenti tossici) si accumulano a livello cutaneo e impediscono alle cellule danneggiate di trasformarsi in cancerose.

Una dei ricercatori, dott.ssa Jessica Strid, ha spiegato: “Le IgE devono svolgere un ruolo importante nell’organismo, ma al momento gli scienziati non sono ancora riusciti a chiarirlo pienamente. Si è sempre pensato che ci proteggessero dai parassiti – come i vermi intestinali – e la mancanza di infezioni da vermi causi l’aumento di allergia. Tuttavia, già da nostri studi precedenti avevamo concluso che il corpo può combattere i parassiti ancora senza IgE, quindi riteniamo che questo sia l’unico scopo delle IgE. Il nostro nuovo lavoro suggerisce che le IgE potrebbero proteggere dal danno causato dall’esposizione cutanea a sostanze chimiche cancerogene o dall’irradiazione UV, contribuendo a combattere il cancro alla pelle”.

Il gruppo di ricerca ha scoperto che mettendo una sostanza chimica tossica sulla pelle di un topo si determinava l’induzione di IgE e la loro migrazione verso la sede del danno. Una volta in loco, le IgE hanno ridotto il rischio di sviluppo del cancro nella pelle.

Il gruppo ha anche studiato il carcinoma a cellule squamose di 12 pazienti.

I risultati hanno mostrato che tutti i tumori, alcuni più aggressivi di altri, presentavano IgE. Un’ulteriore analisi su una più ampia coorte di pazienti ha mostrato che i tumori meno pericolosi o “a basso rischio” presentavano più cellule che trasportavano IgE, mentre i tumori più gravi ne avevano meno, suggerendo che le IgE possano assicurare una sorta di effetto protettivo contro la progressione del cancro.

Il prossimo passo del gruppo di ricerca sarà di scoprire esattamente come le IgE possono impedire alle cellule della pelle di trasformarsi in cancerose e verificare se sia possibile in qualche modo manipolare la risposta allergica per proteggere o trattare il cancro alla pelle.

Il lavoro è stato finanziato dal Wellcome Trust.

Bibliografia

Crawford G, Hayes MD, Castro Seoane R, Ward S, Dalessandri T, Lai C, Healy E, Kipling D, Proby C, Moyes C, Green K, Best K, Haniffa M, Botto M, Dunn-Walters D & Strid J. Epithelial damage and tissue γδ T cells promote a unique tumor-protective IgE response. Nature Immunology (2018)