L’approccio terapeutico nei confronti degli esiti cicatriziali da acne e del fotoinvecchiamento è differente in base al tipo di lesione da trattare. Al laser CO2 tradizionale, molto utilizzato in passato, sono associati tempi di guarigione prolungata, eritema persistente ed elevato rischio di iperpigmentazioni post infiammatorie. Pertanto attualmente si utilizza la tecnologia frazionale che consente di ottenere microzone di danneggiamento termico circondate da tessuto sano. In un recente studio sono stati valutati e comparati i risultati ottenuti con il laser CO2 frazionale e con il laser CO2 frazionale + radiofrequenza mediante analisi clinica e laser confocale.
Sono stati arruolati 10 soggetti con manifestazioni cliniche di foto invecchiamento (rughe e lassità cutanea) e con esiti cicatriziali post acneici (di tipo rolling e box-car superficiale). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a una sola seduta con ambedue le tecnologie: in ogni paziente l’emivolto sinistro è stato trattato con laser frazionale e l’emivolto destro con laser frazionale più radiofrequenza. L’efficacia clinica di tali trattamenti è stata valutata mediante fotografia digitale, dermatoscopia e microscopia confocale prima, immediatamente dopo, a una settimana dal trattamento e nei tre mesi successivi al trattamento. Dall’analisi dei risultati ottenuti è emerso che il dispositivo frazionale in sinergia con la radiofrequenza sembra potenziare gli effetti termici sui tessuti trattati consentendo di ottenere risultati migliori, in tempi più brevi e con un minor numero di sedute senza aumentarne i rischi e gli effetti collaterali rispetto al solo laser CO2 frazionale.
Cameli N, Mariano M, Serio M, Ardigò M. Dermatol Surg. 2014; 40(5): 553-61.