L’aumento del mento ha mantenuto un alto livello di popolaritĂ  tra i pazienti e i chirurghi plastici facciali. Esistono diverse procedure per migliorare l’aspetto di un mento piccolo. Obiettivo di uno studio condotto tra l’Italia e la Svizzera e pubblicato su Plastic and Reconstructive Surgery è stato quello di eseguire una revisione sistematica della letteratura per determinare i risultati e le complicazioni associate alle diverse tecniche descritte.

La revisione sistematica condotta

I database MEDLINE, PubMed, PubMed Central (PMC) e Cochrane Central Registry of Controlled Trials (CENTRAL) sono stati esaminati utilizzando un algoritmo di ricerca. Le tecniche di aumento del mento sono state classificate e i relativi esiti e complicanze sono stati tabulati e analizzati.

I risultati ottenuti

Un totale di 54 studi sull’aumento primario del mento pubblicati dal 1977 al 2020 ha soddisfatto i criteri di inclusione, per un totale di 4.897 pazienti trattati.

Sono state identificate sei tecniche chirurgiche principali: aumento del mento con impianti (silicone, Gore-Tex, Mersilene, Prolene, Medpor, Proplast, sostituzione del tessuto duro, idrossiapatite a blocchi porosi o acrilico, che ha interessato 3.344 pazienti), osteotomia (tecnica cui si sono sottoposti 885 pazienti), innesti autologhi (grasso, osso, derma o cartilagine, per un numero di 398 pazienti), filler (acido ialuronico, idrossiapatite o polimero bifasico, procedura che ha coinvolto 233 pazienti), riarrangiamenti locali dei tessuti (32 pazienti) e una combinazione di posizionamento di impianti e osteotomia (5 pazienti). Tutte le tecniche hanno fornito risultati cosmetici soddisfacenti.

Le complicanze riscontrate

Il tasso di complicanze complessivo dei gruppi piĂą rappresentati è stato del 15,7% per gli impianti e del 19,7% per l’osteotomia, compresi rispettivamente il 2,4% e il 16,4% di casi di lesioni transitorie del nervo mentale.

Le conclusioni

Tutte le tecniche di aumento del mento descritte hanno ottenuto buoni risultati con un’elevata soddisfazione dei pazienti.

La conoscenza approfondita di ciascuna tecnica è essenziale per ridurre al minimo le complicanze specifiche di ogni procedura, hanno messo in luce gli autori dello studio, evidenziando che è necessaria cautela per evitare lesioni ai nervi e una potenziale iper-correzione o sotto-correzione.

C. M. Oranges, V. Grufman, P. G. di Summa et al., Chin Augmentation Techniques: A Systematic Review, Plast Reconstr Surg. 2023 May 1;151(5):758e-771e. doi: 10.1097/PRS.0000000000010079. Epub 2022 Dec 20