SIDeMaST, Giuseppe Argenziano è il nuovo presidente

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SIDeMaST, Giuseppe Argenziano è il nuovo presidente

SIDeMaST, Giuseppe Argenziano è il nuovo presidente

Il professor Giuseppe Argenziano è il nuovo presidente della Società Italiana di Dermatologia e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST).

La nomina è avvenuta nel corso del Consiglio direttivo dello scorso 4 maggio a seguito delle dimissioni del past president, Giuseppe Monfrecola.

Il neo presidente è professore ordinario e direttore della Clinica dermatologica dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli.

Storia professionale di Giuseppe Argenziano

La sua attività clinica e il suo ambito di ricerca preminente si focalizzano sulla dermatologia oncologica e, più nello specifico, sulla diagnosi precoce del melanoma attraverso i più innovativi sistemi di diagnostica non invasiva.

Come ricercatore, in 25 anni, ha pubblicato oltre 800 articoli scientifici su riviste scientifiche presenti su PubMed, guadagnandosi il primato come autore più prolifico nell’ambito della dermoscopia.

Dal 2015 è rientrato presso la UOC di Clinica dermatologica della Seconda Università di Napoli nel ruolo di professore associato, assumendo l’incarico di professore ordinario e responsabile della struttura dall’anno successivo.

Sotto la sua direzione, il gruppo multidisciplinare per la gestione dei pazienti con tumori cutanei è arrivato a gestire, nel 2019, oltre 600 nuovi pazienti affetti da melanoma, portando il centro a diventare punto di riferimento cardine per la regione Campania.

Le progettualità per la dermatologia

«Ho in mente tanti progetti, ma uno su tutti è quello che mi preme di più: trovare il modo di riunificare le varie anime associative della dermatologia italiana sotto un’unica casa comune che possa, quindi, farsi rappresentanza, voce e azione per tutti i dermatologi italiani», ha dichiarato il neo presidente, ringraziando contestualmente i membri del Consiglio Direttivo SIDeMaST per l’onore e l’onere di questo importante incarico.

«La dermatologia è una branca medico-chirurgica in grande espansione e questo per vari motivi. Il primo è rappresentato dal fatto che oggi solo i giovani medici più brillanti e motivati riescono ad accedere alle nostre scuole di specializzazione. Questo significa che avremo generazioni future di dermatologi di grandi capacità, che avranno quindi il potenziale di migliorare sempre più, non solo la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti, ma anche quella della ricerca in campo dermatologico. Il secondo motivo di grande espansione della dermatologia è rappresentato dallo sviluppo sempre crescente di tutta una nuova generazione di farmaci biotecnologici, terapie target ed immunoterapie che, di fatto, ha cambiato il volto della terapia di tante malattie della cute, infiammatorie e neoplastiche», ha sostenuto il Argenziano, che ha quindi concluso: «La dermatologia italiana è chiamata a raccogliere queste sfide, e l’unico modo per affrontarle è quello di essere uniti nella sostanza ma anche nella rappresentanza dei nostri organi associativi».