Novartis ha annunciato che secukinumab, farmaco inibitore dell’interleuchina 17A, ha raggiunto gli endpoint primari in due nuovi studi clinici, dimostrando un’efficacia superiore al placebo nei pazienti con psoriasi ungueale e palmo-plantare. I risultati dettagliati sono stati presentati al 23° WCD, Congresso mondiale di dermatologia a Vancouver, in Canada.
Nello studio GESTURE, condotto su pazienti con psoriasi palmo-plantare da moderata a grave, secukinumab (300 mg) ha dimostrato la superiorità rispetto al placebo alla sedicesima settimana nel raggiungere una risoluzione completa, o quasi completa, delle lesioni palmari e plantari, valutate attraverso l’indice Palmoplantar Investigator’s Global Assessment (33,3% vs 1,5%; p <0,0001).
Nello studio TRANSFIGURE, condotto su pazienti con significativa psoriasi ungueale, secukinumab (300 mg) è stato superiore al placebo alla settimana 16, come valutato dal miglioramento medio (decremento) del Nail Psoriasis Severity Index (NAPSI) rispetto al basale (-45,3% vs -10,8%; p <0,0001). Il profilo di sicurezza di secukinumab in entrambi gli studi è stato paragonabile a quello osservato nel corso degli studi clinici di Fase III.
La psoriasi ungueale e palmo-plantare è estremamente difficile da trattare e il suo controllo spesso richiede un trattamento biologico. Secukinumab è oggi il primo e unico inibitore dell’interleuchina 17A approvato in Europa per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave nei pazienti adulti