Non pagherà alcun ticket chi è affetto da idrosadenite suppurativa per le prestazioni sanitarie che servono a controllarne e a contenerne i sintomi, gli effetti e le complicazioni e anche per prevenirne l’aggravamento. Lo ha deciso la Giunta provinciale venerdì scorso, su proposta dell’assessore alla salute Luca Zeni. In questo modo l’esecutivo ha dato attuazione ad un ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale nel luglio 2016. Questo in considerazione dei gravi disagi che subisce chi ne è affetto, sotto il profilo fisico, psicologico, relazionale e sociale.
In provincia di Trento sono circa 30 i pazienti affetti da questa patologia, complessa, dolorosa e che ha un notevole impatto sulla qualità di vita, seguiti dall’Unità operativa di Dermatologia dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Non si esclude però che altri pazienti possano essere in cura presso altri specialisti. Si tratta di una malattia infiammatoria cronica della pelle che si stima abbia un’incidenza di 0,5 casi su 100.000 abitanti.