Estroboloma: il termine è la contrazione di estrogeni e microbioma, indica la capacità di un pool di microrganismi di metabolizzare gli estrogeni. Una frontiera nuova della medicina che potrà essere sfruttata per favorire il benessere della donna, con azione anti-aging.
Il microbiota
Non solo batteri. Il microbiota è anche una ghiandola endocrina che interagisce con l’organismo con una pluralità di azioni: produce e metabolizza ormoni, in particolare estrogeni; regola il metabolismo degli ormoni endogeni; subisce le influenze di ormoni endogeni e esogeni. Fra queste due entità – microbiota e ormoni – il dialogo è stretto e interattivo: parte di un unicum. «L’estroboloma – spiega la professoressa Alessandra Graziottin, Presidente della Fondazione Graziottin e Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica presso l’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano – individua una particolare popolazione del microbiota che ha sviluppato una finezza genetica, tale da potere essere paragonata a un laboratorio citoplasmatico, nell’elaborare estrogeni. I batteri dell’estroboloma codificano per le beta-glucuronidasi, un enzima che deconiuga gli estrogeni e li trasforma nella loro forma attiva, capace di legarsi ai recettori degli estrogeni e influenzare così i processi estrogeno-dipendenti. Grazie a questa attività del microbiota è così possibile riassorbire e riutilizzare gli estrogeni endogeni ed esogeni». Il benessere (eubiosi) o il malessere (disbiosi) del microbiota può tuttavia alterare l’assorbimento degli ormoni: «Stati diarroici, chiara manifestazione di una alterazione del microbiota – continua Graziottin – possono diminuire l’efficacia contraccettiva della pillola, causando non solo spotting. All’opposto, le alterazioni del microbiota, in presenza di un eccesso di estrogeni, potrebbe essere un fattore tumorale nascosto».
Prendersi cura del microbiota
Il microbioma è prezioso per ogni età della donna: stringe una forte relazione tra mamma e bambino tramite due importanti imprinting microbiologici: alla nascita, con la formazione di particolari popolazioni batteriche strettamente dipendenti dalla tipologia di parto (naturale o cesareo), con l’allattamento al seno o con latte formulato e in un’ottica longitudinale di salute offrendo al bambino gli strumenti micro-biologici per il benessere futuro. In quanto sede del cervello viscerale, il microbiota modula e governa emozioni e umori; in età menopausale può favorire il migliore invecchiamento. Proteggerne la salute nel tempo con stili di vita, la TOS (Terapia ormonale Sostitutiva) e il ricorso a probiotici è la nuova frontiera dell’anti-age anche in medicina.
di Francesca Morelli