La terapia ormonale mascolinizzante di conferma del genere è associata allo sviluppo di acne. Sebbene l’isotretinoina sia un trattamento altamente efficace per l’acne, si sa poco della sua efficacia e sicurezza tra i soggetti transgender e gender-diverse che ricevono una terapia ormonale di affermazione di genere.

Obiettivo di uno studio condotto negli Stati Uniti e pubblicato su JAMA Dermatology è stato valutare gli esiti clinici dell’isotretinoina tra le persone transgender e gender-diverse sottoposte a terapia ormonale di conferma del genere.

Lo studio

Si è trattato di uno studio retrospettivo multicentrico condotto in quattro centri medici: il Mass General Brigham, la University of Pennsylvania, la Emory University e il Fenway Health.

Sono stati inclusi pazienti di età compresa tra i 12 e i 49 anni che ricevevano una terapia ormonale per l’affermazione del genere maschile e a cui era stata prescritta isotretinoina per la gestione dell’acne tra il 14 agosto 2015 e il 20 settembre 2023.

I risultati

La valutazione degli outcome ha ricompreso pazienti che sperimentavano un miglioramento o la scomparsa dell’acne, nonché i tassi di recidiva dell’acne, gli effetti avversi e i motivi di interruzione del trattamento.

Tra i 55 pazienti inclusi, l’età media era di 25,4 anni; la quota maggioritaria, ossia 36 pazienti erano bianchi (65,5%), 4 erano asiatici (7,3%), 4 ispanici (7,2%), 2 neri (3,6%), 1 multirazziale (1,8%).

La durata mediana del trattamento con isotretinoina è stata di 6 mesi (IQR, 4,0-8,0), con una dose cumulativa mediana di 132,7 mg/kg (IQR, 66,4-168,5); la dose cumulativa era inferiore a 90 mg/kg per 16 pazienti (29,1%) e inferiore a 120 mg/kg per 22 pazienti (40%). L’isotretinoina è stata associata a un miglioramento in 48 pazienti (87,3%) e a una clearance in 26 pazienti (47,3%).

Tra i 20 pazienti che hanno ottenuto l’eliminazione dell’acne e che hanno avuto successivi incontri sanitari, il rischio di recidiva è stato del 20% (n = 4).

Gli effetti avversi più frequentemente riportati sono stati secchezza (n = 44; 80,0%), dolore articolare (n = 8; 14,5%) ed eczema (n = 5; 9,1%).

Le ragioni per l’interruzione prematura del trattamento includevano costi, effetti avversi, motivi logistici (programmazione) e problemi di guarigione della ferita per la chirurgia di conferma del genere.

Le conclusioni

In questa serie di casi di soggetti affetti da acne che ricevevano una terapia ormonale per l’affermazione del genere maschile e si sottoponevano al trattamento con isotretinoina, la stessa è risultata spesso efficace e ben tollerata.

Tuttavia, l’interruzione prematura del trattamento è stata comune e associata a risultati peggiori. Sono necessari ulteriori sforzi per comprendere il dosaggio ottimale e le barriere terapeutiche per migliorare i risultati nei soggetti transgender e gender-diverse sottoposti a terapia ormonale di conferma del genere mascolinizzante, hanno concluso gli autori.

Choe J, Shields A, Ferreira A et al., Isotretinoin for Acne in Transgender and Gender-Diverse Individuals Receiving Masculinizing Hormone Therapy, JAMA Dermatol. Published online May 29, 2024. doi:10.1001/jamadermatol.2024.1420