I siliconi, più precisamente quelli del polidimetilsilossanotipo, sono stati ampiamente utilizzati nell’industria farmaceutica per decenni, in particolare nelle applicazioni topiche. In campo dermatologico, oltre a fornire innegabili benefici materici e sensoriali, possono svolgere importanti funzioni nelle proprietà fisico-chimiche, nella stabilità e nel comportamento biofarmaceutico di queste formulazioni. Tuttavia, nonostante i notevoli progressi che possono essere attribuiti alla famiglia dei siliconi, la reputazione di questi composti è piuttosto negativa.
I siliconi, infatti, anche se derivano dalla sabbia, sono composti sintetici. Inoltre, non sono biodegradabili. Scorrono nelle nostre acque reflue e negli oceani, accumulandosi nella fauna e nella flora. Questo ovviamente solleva molte preoccupazioni nell’immaginario comune.
I siliconi rappresentano un pericolo per il nostro ambiente? La specie umana dovrebbe preoccuparsi degli effetti tossici a lungo termine? I vantaggi dichiarati sono davvero così importanti?
Dopo aver esplorato le varie applicazioni del silicone eccipiente nelle formulazioni dermatologiche topiche con un’attenzione particolare ai recenti progressi che aprono prospettive mozzafiato per le applicazioni dermatologiche, questo documento fa luce sulle sfide specifiche coinvolte nella preparazione di farmaci a base di silicone, nonché sul comportamento in vivo di questi polimeri, i rischi tossicologici e ambientali associati alla loro applicazione.
Hope T. Sounouvou, Anna Lechanteur, Géraldine Piel, Brigitte Evrard; 25 settembre 2022; doi.org/10.1016/j.ijpharm.2022.122111