Fisiopatologia dell’idratazione cutanea

La comunicazione commerciale sui prodotti cosmetici favoleggia di un segreto scientifico per trasformare la pelle in un veicolo di seduzione.

In realtà, si ignora ancora molto sulla sua fisiologia e anche funzioni all’apparenza semplici, come l’idratazione cutanea, appaiono lungi dall’essere comprese.
Sino a un recente passato, lo strato corneo era percepito come un “inutile ammasso di detriti” originato dal disfacimento cui si riteneva le cellule dell’epidermide andassero incontro al termine del loro ciclo vitale.

Oggi sappiamo che proprio a livello corneo si localizza l’attività di barriera, straordinaria performance che, nell’esile spessore di una frazione di millimetro, realizza un argine bidirezionale al transito percutaneo, capace di preservare il patrimonio idrico dell’organismo e di tutelarne la specificità biochimica contro l’intrusione di fattori ambientali.
Il libro, effettuando una rassegna della più recente letteratura scientifica (oltre 700 voci di bibliografia), offre una visione completa dell’affascinante intreccio di dispositivi che consentono alla cute di conservare, insieme a un prezioso patrimonio di umidità, l’integrità morfofisiologica: in altre parole, la bellezza.

Vengono illustrate le tecniche strumentali per la valutazione dell’idratazione cutanea. Viene descritta la patogenesi delle varie forme di xerosi. Infine, vengono delineate le linee-guida per un trattamento cosmetico fondato su veri presupposti scientifici.

Fisiopatologia dell’idratazione cutanea