Articolo recensito
Phenotypic differences of atopic dermatitis stratified by age. JAAD Int. 2022 Oct 10;11:1-7.

Autori
Chatrath S, Silverberg JI

Take-home message

Al fine di identificare eventuali differenze fenotipiche nella popolazione affetta da dermatite atopica (AD), gli Autori dello studio qui presentato hanno suddiviso i pazienti in tre gruppi a seconda dell’età: pazienti pediatrici (età inferiore ai 18 anni), Young Adults (giovani adulti, con un’età tra i 18 e i 39 anni) e Older adults (adulti con un’età superiore o uguale ai 40 anni).

I risultati ottenuti hanno confermato l’ipotesi iniziale, cioè che le caratteristiche cliniche della dermatite atopica variano nella popolazione a seconda dell’età considerata. Nello specifico, i pazienti pediatrici hanno maggiori probabilità di manifestare l’AD in siti classici come le pieghe poplitee e presentano segni della malattia più gravi. Gli Older adults tendono invece a presentare meno eczema flessionale e meno segni associati di dermatite atopica, rendendo potenzialmente difficile la diagnosi in questa popolazione.

Gli specialisti dovrebbero riconoscere i diversi fenotipi clinici dell’AD e considerare un approccio personalizzato per la gestione di questa patologia. Sono comunque necessarie ulteriori ricerche per capire come questi fenotipi distinti rispondano alle attuali opzioni di trattamento.

Introduzione

La dermatite atopica (AD) è una patologia infiammatoria cutanea cronica, con caratteristiche cliniche eterogenee, diffusa in tutta la popolazione e che colpisce circa il 20% dei bambini, il 10% degli adulti e l’1-3% dei pazienti geriatrici. Recenti studi suggeriscono che le caratteristiche cliniche dell’AD possano variare a seconda dell’età del soggetto.

Background

In una revisione sistematica e meta-analisi, è stato riscontrato che nei pazienti pediatrici l’AD si manifesta spesso a livello della palpebra, dell’area auricolare e del polso, mentre nei pazienti adulti si manifesta principalmente a livello delle mani e dei piedi, e possono essere presenti segni cronici causati dalla malattia.

Questa eterogeneità tipica dell’AD ha portato all’identificazione di diversi fenotipi clinici: infatti, studi precedenti hanno rilevato differenze nelle caratteristiche cliniche a seconda dell’età di esordio, del background etnico e della gravità.

Tuttavia, non sono mai state confrontate in modo prospettico le caratteristiche cliniche rispetto ai segni associati per fascia di età. Una migliore comprensione dei fenotipi clinici dell’AD potrebbe però aiutare a guidare la scelta del trattamento in modo mirato e migliorarne così i risultati.

Scopo

L’articolo qui riassunto mira a identificare le differenze fenotipiche della dermatite atopica suddividendo la popolazione in tre fasce distinte di età (pazienti pediatrici, Young Adults e Older Adults), così da poter dare agli specialisti delle conoscenze utili a identificare il corretto approccio personalizzato per la gestione e il trattamento di questa condizione.

Materiali e metodi

Lo studio, di tipo prospettico e basato sulla pratica dermatologica (prospective dermatology practice-based study), ha coinvolto 380 pazienti con diagnosi di dermatite atopica secondo i criteri di Hanifin-Rajka.

I pazienti sono stati suddivisi a seconda dell’età in tre gruppi: pazienti pediatrici (età inferiore ai 18 anni), Young Adults (giovani adulti, con un’età tra i 18 e i 39 anni) e Older adults (adulti con un’età superiore o uguale ai 40 anni).

In seguito, i pazienti sono stati sottoposti a dei questionari tramite cui sono stati raccolti: l’età di insorgenza della malattia, dati sociodemografici, il punteggio ottenuto tramite scala VAS (Visual Analog Scale) per quanto riguarda il prurito e il sonno e il punteggio ottenuto alla Numeric Rating Scale per dolore cutaneo e prurito. La severità dell’AD è stata valutata utilizzando lo score EASI (Eczema Area Severity Index).

Inoltre, è stata valutata la distribuzione dell’AD a livello delle diverse aree anatomiche (cuoio capelluto, palpebre, collo, capezzoli, gomiti, polsi, mani, dita, ginocchia, genitali, caviglie e piedi), nonché i segni associati (eczema follicolare, eczema nummulare, ittiosi, cheratosi pilare, lesioni essudanti, iperlinearità palmare e xerosi).

Sono stati costruiti modelli a regressione logistica con misure ripetute per analizzare la correlazione tra età e manifestazioni cliniche di AD, e modelli a regressione lineare con misure ripetute per analizzare la correlazione tra età e sintomi di AD. Inoltre, è stata effettuata una Latent Class Analysis (LAC), un’analisi statistica utile a individuare variabili latenti, con il fine di identificare i fenotipi dominanti di AD tra i diversi gruppi di età, con 4 sottocategorie identificate per le zone interessate da AD e altrettante per i segni.

Risultati

Dei 380 partecipanti allo studio, 234 erano donne (61.6%). I pazienti sono quindi stati suddivisi nei tre gruppi a seconda dell’età: pazienti pediatrici (0-17 anni, 6.1%), Young Adults (giovani/giovani adulti: 18-39, 46.3%) e Older Adults (adulti: ≥ 40 anni, 47.6%). La maggior parte dei pazienti soffriva di AD lieve (47.0%), seguita da moderata (33.8%), severa (11.6%) ed evidente (7.5%).

Per quanto riguarda la distribuzione delle lesioni di AD i siti più comuni sono stati:
– tra i pazienti pediatrici: mani, dita e aree flessurali (75.0%, 67.9% e 63.3% rispettivamente); tali pazienti hanno manifestato con una maggiore frequenza rispetto agli altri due gruppi lesioni a livello di caviglie, ginocchia, piedi e zona retroauricolare;

– tra gli Young Adults: aree flessurali, porzione anteriore del collo e gomiti (57.5%, 56.8% e 54.3% rispettivamente), oltre che una maggiore propensione rispetto ai pazienti pediatrici a sviluppare la patologia a livello perioculare;

– tra gli Older Adults: porzione anteriore del collo, mani, e zona perioculare (59.7%, 57.9% e 48.5% rispettivamente).

I segni più comuni di AD tra pazienti pediatrici, Young Adults e Older Adults sono stati rossore (94.1%, 94.3%, 90.0%), lichenificazione (92.6%, 84.8%, 78.5%), ed escoriazioni (85.2%, 80.6%, 77.9%), rispettivamente.

Rispetto ai pazienti pediatrici, gli Young Adults hanno presentato una minor probabilità di avere pitiriasi alba e lesioni essudanti – ma nessuna differenza per quanto riguarda la cheilite, l’eczema follicolare, l’ittiosi, la cheratosi pilare, l’eczema nummulare, l’iperlinearità palmare, la lichenificazione, l’arrossamento, escoriazioni, gonfiore o xerosi – mentre gli Older Adults hanno presentato una minor probabilità di avere pitiriasi alba e trasudazione cutanea, nonché lichenificazione e cheratosi pilaris.

Tra i sintomi principali dell’AD, è stato riferito un forte prurito principalmente tra i pazienti pediatrici (47.1%), seguiti dagli Young Adults (43.4%) e dagli Older Adults (38.6%). Il dolore cutaneo invece era comune principalmente negli Young Adults (41.7%), seguiti poi dagli Older Adults (38.1%) e – in misura minore – dai pazienti pediatrici (28.6%).

Inoltre, tramite una Latent Class Analysis è stato possibile visualizzare la distribuzione dei fenotipi prevalenti di AD nella popolazione, identificando 4 sottocategorie in relazione alla probabilità condizionale di presentare una specifica distribuzione delle lesioni di AD e altrettante sottocategorie in relazione alla probabilità condizionale di presentare determinati segni e sintomi della patologia.

È emerso che, nella distribuzione delle lesioni di AD, tra i pazienti pediatrici e gli Young adults prevale il fenotipo più grave, ovvero quello che presenta una maggiore estensione delle lesioni, mentre tra gli Older adults prevale il pattern con una minore estensione. Per quanto riguarda i segni di AD, il pattern più diffuso tra tutte e tre le categorie è risultato essere quello con segni meno severi.

Conclusioni

Questo studio ha dimostrato che la presentazione fenotipica dell’AD varia a seconda dell’età considerata, con i pazienti più giovani che manifestano – tendenzialmente – più segni e sintomi associabili all’AD. Questa evidenza è fondamentale per una corretta gestione della patologia e dovrebbe essere tenuta in considerazione in fase di trattamento.

PubMed link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36818679/

Bibliografia:

  • Chovatiya R, Silverberg JI. The heterogeneity of atopic dermatitis. J Drugs Dermatol. 2022;21(2):172-176;
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  • Barrett M, Luu M. Differential diagnosis of atopic dermatitis. Immunol Allergy Clin North Am. 2017;37(1):11-34.

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