La dermatite professionale da contatto è comune negli addetti alle pulizie. I fattori di rischio includono ambienti umidi e uso di sostante irritanti. Necessario lavorare su prevenzione e formazione

Le dermatiti professionali da contatto sono infiammazioni della pelle, in primis alle mani, causate dal contatto cutaneo con sostante allergizzanti o irritanti sul posto di lavoro.

Obiettivo di un lavoro di revisione condotto in Danimarca e pubblicato su International Archives of Occupational and Environmental Health è stato quello di indagare la prevalenza, i fattori di rischio e la prevenzione della dermatite da contatto professionale, nonché i fattori di rischio e le conseguenze della dermatite professionale da contatto tra gli addetti alle pulizie.

La revisione

È stata eseguita una revisione sistematica secondo le linee guida PRISMA utilizzando i database Medline, EMBASE e la Cochrane Library. Sono stati inclusi nella revisione 39 studi con oltre 109mila partecipanti.

I risultati

La prevalenza di dermatiti da contatto professionale variava tra il 2,2% e il 30,1%. I principali fattori di rischio occupazionali per lo sviluppo della dermatite da contatto tra gli addetti alle pulizie comprendevano il lavoro a contatto con il bagnato e le sostanze irritanti contenute nei prodotti per la pulizia (candeggina, cloro, ammoniaca) e il contatto della pelle con i metalli.

Le allergie da contatto più comuni includono gomma, biocidi, nichel, cobalto e profumi. Altri fattori di rischio evidenziati sono stati l’uso troppo esiguo di guanti protettivi e un inadeguato livello di formazione.

Le conseguenze associate alla dermatite professionale da contatto comprendono un significativo peggioramento della qualità della vita, la tendenza ad avere assenze non programmate dal lavoro, congedi per malattia, un aumento del tasso di disabilità e un grado di infortunio riconosciuto.

È stato pubblicato un solo studio di prevenzione che ha analizzato l’effetto di un corso di formazione alla protezione della pelle negli addetti alle pulizie. Lo studio ha riportato un maggior grado di conoscenza della protezione della pelle, una diminuzione della gravità dell’eczema delle mani e un cambiamento verso un minor numero di lavaggi quotidiani delle mani al follow-up dopo 3 mesi.

Le conclusioni

Il lavoro condotto ha dimostrato che la dermatite professionale da contatto è comune negli addetti alle pulizie e che i principali fattori di rischio includono il lavoro in ambienti umidi, le sostanze irritanti e le allergie da contatto, oltre all’uso inconsistente di guanti protettivi e al basso livello di formazione degli operatori.

Sono necessari una maggiore attenzione e un maggior numero di studi sulla protezione della pelle in questo target, hanno sottolineato gli autori dello studio.

F. B. Sedeh, T. E. Michaelsdóttir, G. B. E. Jemec et al., Prevalence, risk factors, and prevention of occupational contact dermatitis among professional cleaners: a systematic review, Int Arch Occup Environ Health. 2023 Apr; 96(3):345-354. doi: 10.1007/s00420-022-01937-6. Epub 2022 Nov 21