La cheratosi pilare è una patologia cutanea benigna caratterizzata da molteplici papule ipercheratotiche follicolocentriche localizzate principalmente sulle braccia, cosce e glutei. Sovente scompare prima dei 30 anni. La diagnosi è clinica; la biopsia cutanea o gli esami di laboratorio sono raramente necessari per la cheratosi pilare comune.
Anche se la maggior parte dei pazienti non necessita di trattamento, gli agenti topici come l’acido salicilico, l’acido lattico, i retinoidi e i corticosteroidi possono essere raccomandati. Uno studio condotto negli Stati Uniti e pubblicato sull’Italian Journal of Dermatology and Venereology ha rivisto e aggiornato patogenesi, manifestazioni cliniche e gestione della cheratosi pilare.
L’ epidemiologia della cheratosi pilare
Si tratta di un disturbo comune in tutto il mondo, che colpisce circa il 40% della popolazione generale. Si sviluppa durante l’infanzia e raggiunge un picco durante l’adolescenza.
L’età di insorgenza entro la prima, la seconda, la terza e la quarta decade di vita è rispettivamente del 51%, 35%, 12% e 2% dei pazienti. Colpisce in prevalenza il sesso femminile, tanto che ne sono affette fino all’80% delle adolescenti. Non è stata osservata alcuna predilezione razziale o etnica.
L’eziologia
Si ipotizza una modalità di ereditarietà autosomica dominante con penetranza incompleta. Tuttavia, ad oggi non è stato identificato un gene specifico. Le possibili cause eziologiche in fase di studio sono mutazioni nel gene della profilaggrina. L’anamnesi familiare è positiva nel 39-67% dei pazienti.
La patogenesi
Sono stati proposti diversi meccanismi per la patogenesi della cheratosi pilare. La stessa deriva da un eccesso di produzione di cheratina, che si accumula e circonda i singoli follicoli piliferi. Il pelo è intrappolato sotto i detriti di cheratina e non riesce a raggiungere la superficie. Si formano così singole papule follicolari sulla pelle.
Spesso sotto la papula si osserva un piccolo pelo arrotolato. È possibile considerare un’influenza ormonale nel meccanismo di progressione della patologia, dal momento che esiste una elevata prevalenza di cheratosi pilare in pazienti con iperandrogenismo.
Le possibili associazioni
La cheratosi pilare può essere associata a ittiosi vulgaris e iperlinearità palmare e, con minori probabilità, a dermatite atopica. Alcune potenziali diagnosi differenziali per la cheratosi pilare includono il lichen spinulosus, il phrynoderma, l’ittiosi vulgaris e la tricostasi spinulosa. Si raccomanda di adottare misure cutanee generali, come idratare la pelle, evitare bagni o docce lunghe e utilizzare saponi o detergenti delicati.
Le opzioni di trattamento
I cheratolitici topici rappresentano la terapia di prima linea, seguiti da retinoidi topici e corticosteroidi. Le opzioni più recenti includono una serie di laser e la microdermoabrasione laddove il paziente dovesse mostrarsi refrattario alla terapia topica.
N. Kodali, V. M. Patel, R. A. Schwartz, Keratosis pilaris: an update and approach to management, Ital J Dermatol Venerol. 2023 Jun;158(3):217-223. doi: 10.23736/S2784-8671.23.07594-1. Epub 2023 May 11.