L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), nell’ambito della promozione di un uso ragionato degli antibiotici, ha reso noto un documento che esprime la posizione dei dermatologi italiani sul controllo della terapia antibiotica nei soggetti con acne.
L’acne è una dermatite infiammatoria, ma tra i vari fattori eziopatogenetici annovera anche il batterio Propionibacterium acnes. Nel documento divulgato dall’AIFA viene sottolineato come tra le varie opzioni terapeutiche nell’acne vi siano anche gli antibiotici, il cui obiettivo prioritario è la riduzione della carica batterica, oltre a un riconosciuto effetto antinfiammatorio. Le linee guida internazionali suggeriscono una durata massima del trattamento antibiotico di tre mesi e la sospensione anticipata a 6-8 settimane nel caso in cui non si ottengano i risultati attesi.
La posizione espressa in conclusione dai dermatologi è che alla luce dei dati disponibili, dei possibili effetti collaterali correlati all’impiego dei farmaci potenziali sostituti e dei benefici che notoriamente si possono osservare con gli antibiotici nell’acne, al momento non è giustificato sospenderne l’utilizzo. In ogni caso – si sottolinea nel documento – per ottenere dalla terapia antimicrobica gli effetti clinici più soddisfacenti e ridurre al minimo il rischio di effetti indesiderati, come suggerito dalle linee guida internazionali, è ragionevole rispettare le seguenti norme prescrittive:
- evitare l’uso dell’antibiotico, sia topico che sistemico, in monoterapia;
- combinare un retinoide topico, base della terapia antiacne, con l’antimicrobico;
- associare anche il benzoile perossido per il suo effetto antimicrobico e per la capacità di non favorire antibiotico resistenza;
- utilizzare l’antibiotico per una durata preferibilmente non superiore ai 3 mesi;
- evitare preferibilmente l’uso combinato di antibiotico topico e sistemico;
- valutare l’andamento clinico dopo 6-8 settimane di terapia. In caso di assenza di risposta clinica sospendere l’antibiotico e passare a un altro trattamento. Nel caso in cui si fosse già ottenuta la scomparsa dell’acne si consiglia il passaggio alla terapia di mantenimento;
- considerare, come terapia di mantenimento, il retinoide topico e associare il benzoile perossido quando si ritenga necessario evitando invece l’uso dell’antibiotico.
Il paper è firmato da rappresentanti dell’Associazione dermatologi ospedalieri italiani (ADOI), della Società italiana di dermatologia e malattie a trasmissione sessuale (SIDeMaST), dell’Associazione italiana dermatologi ambulatoriali (AIDA), della Società italiana di dermatologia plastica (ISPLAD), dell’Italian acne board (IAB), delle Donne dermatologhe italiane (DDI) e dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA).