Un recente studio suggerisce che gli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (HIFU) possano essere utili come modalità alternativa per il trattamento dei disturbi pigmentari cutanei. I benefici clinici di questa tecnica sul rassodamento cutaneo sono stati già stabiliti, ma resta ancora poco chiaro il meccanismo d’azione sui disturbi della pigmentazione. Gli autori hanno valutato macroscopicamente e istopatologicamente i cambiamenti cutanei dopo HIFU a diverse dosi di esposizione sull’iperpigmentazione UVB-indotta. In particolare, è stata effettuata un’irradiazione di HIFU 0,1 e 0,2 J/cm2 su chiazze iperpigmentate UV-B indotte di cavia. Gli effetti terapeutici sono stati giudicati sulla base dell’aspetto macroscopico utilizzando la fotografia, la dermoscopia, e l’analisi cromometrica per un periodo di 3 settimane dopo irradiazione con HIFU. L’analisi istologica è stata eseguita utilizzando la colorazione Fontana-Masson un giorno prima e 3 settimane dopo l’irradiazione con HIFU.
Macroscopicamente, l’iperpigmentazione è risultata significativamente ridotta 2 settimane dopo HIFU con 0,2 J/cm2, e 3 settimane dopo HIFU con 0,1 J/cm2. A livello istopatologico, la cospicua deposizione di melanina nell’epidermide indotta dall’ esposizione agli UVB si mostrava ridotta 3 settimane dopo irradiazione con HIFU. Gli autori confermano che gli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità hanno un effetto positivo sull’iperpigmentazione UVB-indotta e un’azione meccanica distruttiva.
Choi SY, Yoo KH, Oh CT, et al. Skin Res Technol.2015 Jun 19.