Il microneedling viene descritto in letteratura come una procedura in grado di stimolare la sintesi di collagene attraverso la creazione di microlesioni controllate nel derma. Secondo El-Domyati et al. (1), il trattamento determina un incremento del collagene di tipo I, III e VII, accompagnato da un progressivo rimodellamento delle fibre dermiche nelle settimane successive. Jaiswal et al. (2) riportano che l’induzione di neocollagenesi è mediata da fattori di crescita come TGF-β e PDGF e da una risposta infiammatoria transitoria che stimola la proliferazione dei fibroblasti.

L’efficacia del processo dipende da numerosi fattori tecnici, tra cui la lunghezza dell’ago, la frequenza delle sedute e i tempi di guarigione. Nguyen et al. (3) hanno documentato, in uno studio dose-response su microneedling a radiofrequenza, una correlazione diretta tra l’energia erogata, il volume di coagulazione dermica e le modifiche istologiche osservate.

In generale, la letteratura identifica il microneedling come un metodo di biostimolazione meccanica non ablativa, con effetti proporzionali all’intensità dello stimolo e alla capacità riparativa del tessuto.

Organizzazione del collagene e parametri biologici

Gli studi istologici e ultrastrutturali disponibili confermano un aumento quantitativo del collagene dermico dopo microneedling, ma evidenziano differenze nell’organizzazione fibrillare e nella maturazione del tessuto neoformato (1, 3). Secondo Berman et al. (7), l’attivazione prolungata del TGF-β1 può indurre una risposta fibroblastica persistente, con prevalenza di collagene di tipo III e formazione di fibre meno orientate.

Le indagini condotte con tecniche di second harmonic generation (SHG) hanno permesso di quantificare l’allineamento e la densità delle fibre collagene: Alberini et al. (4) e Zhou et al. (5) riportano che i tessuti sottoposti a stimoli meccanici mostrano un pattern fibrillare più eterogeneo rispetto a quello della cute integra.

Jaiswal et al. (2) sottolineano, inoltre, l’importanza della fase di recupero e della modulazione dell’infiammazione per favorire un rimodellamento ordinato. In studi clinici combinati con PRP, Kim et al. (8) hanno osservato un incremento del collagene di tipo I e una maggiore uniformità dermica rispetto al solo microneedling meccanico. Queste osservazioni suggeriscono che l’esito strutturale del trattamento dipende dal bilanciamento tra stimolo, infiammazione e tempi di risoluzione.

Eventi avversi e variabilitĂ  individuale

Diversi autori descrivono l’eventualità di reazioni avverse localizzate. Garg et al. (6) hanno rilevato la comparsa di iperpigmentazione postinfiammatoria (PIH) in una percentuale di pazienti, correlata alla profondità di penetrazione e all’assenza di fotoprotezione. Nei soggetti con predisposizione a cicatrici ipertrofiche o cheloidee, Berman et al. (7) segnalano una potenziale iperattivazione fibroblastica associata a iperproduzione di matrice extracellulare.

Le evidenze disponibili indicano che la risposta dermica al microneedling varia in funzione del fototipo, della storia cicatriziale e dello stato infiammatorio preesistente. Gli autori raccomandano un’attenta selezione dei parametri di trattamento e protocolli post-procedura finalizzati alla modulazione dell’infiammazione, per favorire un rimodellamento fisiologico e ridurre gli esiti pigmentari o fibrotici.

Riferimenti bibliografici:

  1. El-Domyati M. et al. Microneedling therapy for atrophic acne scars: an objective evaluation. J Clin Aesthet Dermatol. 2015; 8(7): 36-42;
  2. Jaiswal S. et al. Microneedling in dermatology: a comprehensive review. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2024; 17: 183-199;
  3. Nguyen L. et al. Dose-response relationship in fractional radiofrequency microneedling for dermal remodeling. Lasers Surg Med. 2025; 57(1): 22-31;
  4. Alberini R. et al. Quantifying collagen architecture in human skin by Second Harmonic Generation microscopy. Sci Rep. 2024; 14: 12123;
  5. Zhou M. et al. Polarization-resolved SHG imaging to assess collagen organization in scarred versus healthy skin. J Biomed Opt. 2025; 30(2): 026003;
  6. Garg T. et al. Microneedling-induced postinflammatory hyperpigmentation: clinical patterns and preventive strategies. Dermatol Ther. 2023; 36(6): e15876;
  7. Berman B. et al. Pathogenesis of hypertrophic and keloid scars: cellular and molecular mechanisms. Clin Dermatol. 2022; 40(5): 570-578;
  8. Kim S. et al. Clinical and histologic effects of microneedling combined with platelet-rich plasma in photoaging. J Cosmet Dermatol. 2023; 22(3): 1172-1180.

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