Melanoma avanzato: terapia con linfociti infiltranti o ipilimumab

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Melanoma avanzato: terapia con linfociti infiltranti o ipilimumab

Gli inibitori del checkpoint immunitario e le terapie mirate hanno migliorato notevolmente gli esiti nei pazienti con melanoma avanzato.

Dati recenti hanno evidenziato che il 52% dei pazienti trattati era libero da recidive a quattro anni dall’inizio delle cure; tuttavia, quasi l’altra metà dei pazienti non aveva ottenuto dai trattamenti un beneficio duraturo.

Gli studi di fase 1-2 di terapia cellulare adottiva con linfociti infiltranti il tumore (TIL) hanno mostrato risposte promettenti, anche se mancano ancora i dati degli studi di fase III per determinare il ruolo dei linfociti infiltranti il tumore nel trattamento della patologia.

Efficacia dei linfociti infiltranti il tumore

Per colmare questo gap è stato avviato uno studio di fase III, multicentrico, in aperto, i cui risultati sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine.

I pazienti con melanoma non resecabile in stadio IIIC o IV sono stati assegnati in modo casuale, in un rapporto 1:1, a ricevere una terapia con linfociti infiltranti il tumore o con l’antigene 4 dei linfociti T citotossici (ipilimumab a 3 mg per chilogrammo di peso corporeo). L’infusione di almeno 5×109 TIL è stata preceduta da una chemioterapia non mieloablativa e linfodepletante (ciclofosfamide più fludarabina) e seguita da interleuchina-2 ad alte dosi. L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione.

I risultati

Un totale di 168 pazienti (86% con malattia refrattaria al trattamento) sono stati assegnati a ricevere TIL (84 pazienti) o ipilimumab (84 pazienti).

Nella popolazione intention-to-treat, la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 7,2 mesi nel gruppo TIL e di 3,1 mesi nel gruppo ipilimumab.

Il 49% e il 21% dei pazienti, rispettivamente, hanno avuto una risposta obiettiva. La sopravvivenza globale mediana è stata di 25,8 mesi nel gruppo TIL e di 18,9 mesi nel gruppo ipilimumab.

Eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 o superiore si sono verificati in tutti i pazienti che hanno ricevuto TIL e nel 57% di quelli che hanno ricevuto ipilimumab; nel gruppo TIL, questi eventi erano principalmente connessi a mielo-soppressione correlata alla chemioterapia.

Nei pazienti con melanoma avanzato, la sopravvivenza libera da progressione è stata significativamente più lunga tra coloro che hanno ricevuto la terapia con TIL rispetto a quelli che hanno ricevuto ipilimumab.

M. W. Rohaan, T. H. Borch, J. H. van den Berg, Tumor-Infiltrating Lymphocyte Therapy or Ipilimumab in Advanced Melanoma, N Engl J Med. 2022 Dec 8;387(23):2113-2125. Doi:10.1056/NEJMoa2210233.