Le cellule B orchestrano le risposte autoimmuni nei pazienti con lupus eritematoso sistemico (LES), ma le terapie dirette alle cellule B su larga scala mostrano solo un’efficacia modesta, mentre attenuano le risposte immunitarie umorali ai vaccini e inducono l’immunosoppressione.
Lo sviluppo di terapie più efficaci contro i cloni patogeni è un’esigenza attualmente insoddisfatta.
Lupus eritematoso sistemico e cellule B: lo studio
Con questo studio pubblicato su PubMed i ricercatori hanno dimostrato una maggiore attivazione della via ATR/Chk1 della risposta al danno del DNA (DDR) nelle cellule B di pazienti con malattia LES attiva.
Il trattamento delle cellule B con IFN di tipo I, un fattore chiave dell’immunità nel LES, ha indotto l’espressione di ATR tramite il legame del fattore regolatore 1 dell’interferone al suo promotore genico.
Lupus eritematoso sistemico: il nuovo bersaglio terapeutico
Il targeting farmacologico dell’ATR nelle cellule B, tramite un inibitore specifico (VE-822), ha attenuato il loro profilo immunogenico, inclusa la secrezione di citochine proinfiammatorie, la formazione di plasmablasti, e la produzione di anticorpi.
Insieme, questi risultati identificano l’asse DDR mediato da ATR come orchestratore delle risposte delle cellule B mediate da IFN di tipo I nel LES e come potenziale nuovo bersaglio terapeutico.
Manolakou T, Nikolopoulos D, Gkikas D, Filia A, Samiotaki M, Stamatakis G, Fanouriakis A, Politis P, Banos A, Alissafi T, Verginis P, Boumpas DT. “ATR-mediated DNA damage responses underlie aberrant B cell activity in systemic lupus erythematosus”; 28 ottobre 202; 8(43):eabo5840.