La pelle, essendo l’organo più grande del corpo umano, è esposta all’ambiente e soffre di fattori di invecchiamento sia intrinseci che estrinseci. Il processo di invecchiamento cutaneo è caratterizzato da diverse caratteristiche cliniche come rughe, perdita di elasticità e aspetto ruvido. Questo complesso processo è accompagnato da cambiamenti fenotipici e funzionali nelle cellule cutanee e immunitarie, nonché disturbi strutturali e funzionali nei componenti della matrice extracellulare come collagene ed elastina. Poiché la salute della pelle è considerata uno dei principali fattori che rappresentano il “benessere” generale e la percezione della “salute” negli esseri umani, sono state recentemente sviluppate diverse strategie anti-età. Così, mentre sono noti i meccanismi fondamentali dell’invecchiamento cutaneo, nuove sostanze dovrebbero essere prese in considerazione per l’introduzione nei trattamenti dermatologici.
Lo studio
Qui, descriviamo la melatonina e i suoi metaboliti come potenziali ‘neutralizzatori dell’invecchiamento’. La melatonina, un derivato evolutivamente antico della serotonina con proprietà ormonali, è il principale prodotto secretorio neuroendocrino della ghiandola pineale. Regola la ritmicità circadiana ed esercita anche capacità antiossidanti, antinfiammatorie, immunomodulatorie e antitumorali.
L’intenzione di questa recensione è riassumere i cambiamenti all’interno dell’invecchiamento cutaneo, i progressi della ricerca sui meccanismi molecolari che portano a questi cambiamenti e l’impatto del sistema antiossidante melatoninergico controllato dalla melatonina e dai suoi metaboliti, mirando alla prevenzione o all’inversione dell’invecchiamento cutaneo.
Giorgio Bocheva, Radomir M. Slominski, Zorica Janjetovic , Tae-Kang Kim, Markus Bohm, Kerstin Steinbrink, Russel J Reiter, Konrad Kleszczyński, Andrzej T Slominski. 22 gennaio 2022;23(3):1238. doi: 10.3390/ijms23031238