Con il passare del tempo, e spesso in etĂ ancora giovane, la pelle del contorno occhi tende a presentare pieghe, linee, piccole rughe, occhiaie e borse, con uno sguardo che tende a risultare pesante e spento.
L’intervento di blefaroplastica è, dunque, uno degli interventi piĂą comuni di chirurgia plastica volto a correggere questi inestetismi. Per ridurre l’edema dei tessuti post intervento, viene utilizzato il qat (Catha edulis) per via topica.
Uno studio condotto da ricercatori israeliani e pubblicato sull’Israel Medical Association Journal ha valutato l’effetto della somministrazione topica di Catha edulis dopo la chirurgia palpebrale sulla guarigione post-operatoria.
Lo studio
Lo studio prospettico comparativo ha incluso 24 pazienti sottoposti a blefaroplastica o a chirurgia della ptosi palpebrale tra il 2019 e il 2020.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a 48 ore di medicazione fredda con foglie di Catha edulis congelate o medicazione a base di piselli congelati (pratica comune).
Le fotografie postoperatorie degli occhi sono state valutate per il grado di ecchimosi ed edema nei giorni postoperatori (POD) 1, 3 e 7 da tre osservatori in cieco. I parametri da valutare includevano il gonfiore dei tessuti e l’emorragia nei giorni 1, 3 e 7.
L’etĂ media della coorte era di 67 ± 7 anni; 17 su 24 erano femmine (71%). L’applicazione della Catha edulis è stata associata a una minore ecchimosi postoperatoria in ogni momento di osservazione. Le donne avevano livelli piĂą bassi di ecchimosi postoperatoria al POD 7 (P = 0,07).
L’edema palpebrale risultava piĂą pronunciato nel gruppo del qat nei giorni post-operatori 1 e 3, ma questo fenomeno si è invertito al settimo giorno successivo all’intervento. C’è stata una buona concordanza tra i tre osservatori nel classificare l’ecchimosi e l’edema (P < 0,001).
I risultati
L’utilizzo di qat è stato associato a una minore ecchimosi tissutale dopo l’intervento di chirurgia oculoplastica, anche se questo non è risultato statisticamente significativo nemmeno dopo l’analisi della sottopopolazione.
Il risultato può essere attribuito ai principi attivi del catinone e della catina, che causano vasocostrizione e lipolisi, e ai flavonoidi e ai composti fenolici antinfiammatori e antiossidanti. Si tratta di incoraggianti risultati preliminari che possono favorire ulteriori studi in questa direzione.
D. Landau Prat, S. Sandbank, T. Davidy et al., Reduced Tissue Response with Topical Khat Leaves after Eyelid Surgery: Preliminary Findings, Isr Med Assoc J. 2022 Aug;24(8):509-513. PMID: 35972010