Gli effetti complessivi della carbossiterapia, definita come la somministrazione di anidride carbonica, sono studiati da molti anni. È stato suggerito che migliorando l’ossigenazione, interagendo con i regolatori di perfusione tissutale e interrompendo le membrane delle cellule adipose, il metodo può portare a notevoli miglioramenti in diverse condizioni estetiche e patologiche. Pertanto, sono stati rivisti sistematicamente gli studi disponibili valutando i potenziali benefici della carbossiterapia in condizioni dermatologiche e come si oppone oggettivamente al controllo scientifico.
Gli studi sulla carbossiterapia
Sono stati cercati studi nei database PubMed, Scopus, Embase e Web of Science, inclusi quelli che esplorano l’efficacia del metodo nella gestione di qualsiasi condizione dermatologica. Sono stati identificati un totale di 27 studi (con un campione aggregato di oltre 700 casi), la maggior parte dei quali erano studi clinici. Rughe facciali, iperpigmentazione periorbitale, deficit di lassità cutanea, cicatrici, striae distensae, lipolisi e cellulite localizzate, alopecia, ferite croniche del diabete e placche psoriasiche costituivano il pacchetto delle condizioni dermatologiche studiate. Fatta eccezione per alcuni studi, il metodo ha dimostrato principalmente miglioramenti significativi su tutte le condizioni menzionate. Gli eventi avversi inter- e post-operatori sono stati lievi e transitori, inclusi eritema, dolore, crepitio ed ecchimosi.
Gli effetti della carbossiterapia
La carbossiterapia può fornire a coloro che praticano sul campo risultati sostenibili e favorevoli. Tuttavia, il numero di casi in cui sono state studiate le capacità di riduzione del grasso del metodo e hanno sperimentato vari gradi di recidiva ha attirato l’attenzione degli studiosi. Inoltre, è stata osservata una notevole disparità tra le misure di esito utilizzate negli studi. Anche la modesta dimensione del campione in ciascuna condizione si è aggiunta al danno, poiché le condizioni su cui è stato valutato il metodo sono piuttosto comuni nella popolazione generale. Pertanto per una conclusione definitiva è necessario condurre studi controllati più randomizzati con le carenze menzionate e ben affrontate.
Najmeh Ahramiyanpour MD, Mohammad Shafie’ei MD, Nastaran Sarvipour studente di medicina, Rezvan Amiri MD, Zahra Akbari studentessa di medicina; 06 febbraio 2022.Volume 21, Edizione 5 Pagine 1874-1894; doi.org/10.1111/jocd.14834