Botulino e acido ialuronico, insieme per migliori risultati antietà

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Giuseppe Sito. vicepresidente Aiteb
Giuseppe Sito. vicepresidente Aiteb

Secondo gli studi più recenti l’utilizzo combinato di tossina botulinica e filler contrasta i segni dell’invecchiamento sul volto in modo migliore e più a lungo di quanto farebbero le due sostanze singolarmente, perché il mix consente di sommare le rispettive proprietà positive. «I risultati sono concordi nell’affermare che l’utilizzo combinato delle due sostanze sia la strada da seguire per l’antiaging: la tossina botulinica viene utilizzata per ridurre l’attività muscolare del viso, mentre l’acido ialuronico corregge la perdita di volume» afferma Giuseppe Sito, vicepresidente dell’Associazione italiana terapia estetica botulino (Aiteb). «Numerosissimi studi clinici, condotti negli USA, in Brasile e in Australia, hanno analizzato sicurezza ed efficacia del trattamento combinato di tossina botulinica e filler rispetto ai singoli trattamenti: tutti i risultati hanno confermato che il trattamento combinato ha esiti migliori, maggiore soddisfazione del paziente ed effetti significativamente più duraturi.» Riguardo il meccanismo che porta a questi risultati, secondo Sito: «l’ipotesi è che il trattamento con tossina botulinica minimizzi la contrazione muscolare, permettendo al filler di rimanere in posizione per più tempo rispetto a quando è iniettato da solo. Gli effetti collaterali sono stati lievi e comunque transitori, del tutto sovrapponibili fra le diverse tecniche».

L’azione combinata di filler e botulino sembra contrastare in modo efficace i segni dell’invecchiamento del viso, in particolare rughe della fronte, “caduta” delle palpebre, rughe tra le sopracciglia, zampe di gallina, perdita di volume di guance e labbra, solchi tra naso e labbra e borse palpebrali.