La 45esima edizione del Congresso della SIME (Società italiana di medicina estetica) ha avuto al centro il tema “Medicina estetica: immagine, etica e scienza”, un argomento sul quale si sono confrontati sei opinion leader stranieri.

Al centro della scena sono tornati naturalezza, prevenzione, antiageing (tema questo affrontato anche insieme all’AIMAA, Accademia italiana di medicina Antiageing) ma anche nuove tecnologie.

«Stiamo vivendo un momento abbastanza confuso – ha spiegato il presidente di SIME, Emanuele Bartoletti, nel corso della conferenza stampa di presentazione – in cui vediamo moltissime pazienti che pretendono di essere iper-trattate. Il problema probabilmente non risiede tanto nell’eccessiva offerta di trattamenti da parte dei professionisti quanto nella loro incapacità di dire di no alle crescenti richieste delle pazienti; l’argomento sarà dunque oggetto di una specifica sessione congressuale. Verranno poi affrontati confronti tra farmaci e medical device, nuove procedure mini-invasive, a partire dal rinofiller non chirurgico, ma anche complicanze, una recente tendenza sembra la cosiddetta facial over correction syndrome, in base alla quale le pazienti continuano a sovrapporre filler che potrebbero stratificarsi e reagire tra loro».

Filler, cosmetici e altre discipline

Attenzione ai bioristrutturanti, ai filler così come ai cosmetici, cercando di capire, da un punto di vista scientifico, quali ingredienti è davvero giusto demonizzare e quali no. Al centro del congresso anche gli impatti delle nuove tecnologie e dell’Intelligenza Artificiale sulla medicina estetica. E ancora, la medicina sociale, i protocolli combinati, ma anche i  canoni estetici e le integrazioni con altre discipline: protagonista per la prima volta l’agopuntura, utilizzata da un numero crescente di professionisti, con il supporto dei colleghi cinesi, per ottenere risultati estetici. Non da ultimo una grande attenzione verrà riposta sul tema dell’etica e della comunicazione con il paziente.